LibriAmo, a cura di Renata Grifa
Lidia lo sapeva.
Non capiva niente di quello che era successo,
ma sapeva che dentro quell’abbraccio
– un abbraccio sgomento,
un abbraccio sicuro,
un abbraccio dove era stato bello rimanere,
dove sarebbe stato bello ritornare –
c’era qualcosa che la riguardava.
Non c’entrava con la Vita Immaginata.
Ma forse un po’ sì.
Adesso. Il momento in cui Rosso Buffone ci incasina la vita. Quell’attimo in cui…la sentite anche voi quella pallina all’altezza dello stomaco? Qualcosa succede di nuovo, proprio a te, che non ci credevi più, a te che “tanto sto bene così”.
Quando l’Adesso torna a bussare alle porte di Rosso Buffone, non ci sono difese abbastanza forti da poterlo respingere, dovesse anche significare soffrire.
Nel nostro Adesso c’è Lidia “che senza il suo lavoro non può stare. Lei che ansima a vuoto pur di ingannare l’inesattezza del mondo. Lei che prima fa una cosa poi la pensa. Lei che preferisce essere libera anziché felice” lei che vive bloccata in una seconda adolescenza e lotta costantemente con una quotidiana paura: quella di cambiare. Lidia che con il suo programma dal titolo tolstojano s’intrufola nella vita di famiglie apparentemente felici per rubare un po’ di quella felicità a cui lei stessa aspira.
E poi c’è Pietro che “porta le cravatte. E ha le scarpe diverse da tutti gli uomini con cui hai fatto l’Amore in vita tua – mocassini? francesine? scarpe da ufficio? Non sai nemmeno come si chiamano, ma sono marroni, sono serie. Sono da uomo, insomma”. Pietro che si divide tra una figlia, un’ ex moglie e una serie di Kate, Anna o Mary.
Entrambi legati ad un passato ancora troppo presente Pietro e Lidia si incontrano e danno vita all’Inaspettato, quel momento tra la Vita Immaginata e la Vita Quella Vera in cui il presente si fa prepotente tanto da non permettere più nessuna fuga
Non ci credo più
Problemi tuoi.
Sarà un casino.
Qualcuno si farà del male
Probabilmente tutti.
Tanto ormai è successo.
E quando?
Adesso.
Una lettura nevrotica quella di questo romanzo, così come lo stile di scrittura. Pagine a tratti coinvolgenti ed emozionanti e altre astratte, veloci, ma in ogni caso pagine sincere. La Gamberale cerca di descrivere non l’amore, ma l’esatto momento dell’innamoramento, quell’istante in cui riusciamo ad abbandonare il prima, non ci preoccupiamo più del dopo ma solo dell’Adesso, “perché lì tutto è possibile”.