L’iniziativa è coordinata dalla dottoressa Mangia, epatologa di Casa Sollievo della Sofferenza
Nel 2016 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stabilito l’obiettivo di eliminare l’infezione da HCV entro il 2030.
All’interno del progetto dell’OMS, e in risposta alla necessità di un aumento delle diagnosi al fine di raggiungere l’obiettivo dell’eliminazione, nasce “DOI-HCV Apulian Pharma”, un’iniziativa di screening sul territorio regionale in partnership con le farmacie di prossimità, coordinata dalla dottoressa Alessandra Mangia, responsabile dell’Unità di Epatologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. Per dirlo con le parole del Ministro della Salute, Roberto Speranza, le farmacie sono “il tratto di maggiore capillarità del nostro SSN. Non c’è sostanzialmente un angolo del Paese dove non si trovi una di queste realtà”. Delle 19mila farmacie presenti sul territorio nazionale, 24 farmacie pugliesi hanno aderito con entusiasmo alla campagna “DOI-HCV”. L’attività volontaria è alla base del nostro progetto volto allo screening delle infezioni da HCV non ancora diagnosticate.
Si usa il “Point of care testing”, una strategia che può essere adottata su numeri considerevoli di soggetti per individuare la presenza degli anticorpi contro l’HCV in maniera semplice.
Con questa strategia, applicabile in zone rurali e per pazienti difficili da raggiungere, basata su test che possono essere effettuati al di fuori dei laboratori ospedalieri, “DOI-HCV Apulian Pharma” ha l’obiettivo di incrementare lo screening e la diagnosi dell’infezione da HCV.
All’interno delle farmacie che aderiscono all’iniziativa, si sottoporranno al test le persone, di età superiore ai 50 anni, che vorranno capire se sono state esposte all’HCV senza saperlo. L’epatite C è una malattia silente: spesso non dà sintomi e purtroppo in molti casi i pazienti non si accorgono di averla contratta finché non porta a conseguenze gravi come la cirrosi epatica e il tumore del fegato. Nel caso il risultato del test di screening per l’anticorpo sia positivo, si consiglierà il percorso migliore per identificare chi, affetto da infezione attiva senza esserne consapevole, potrà immediatamente essere sottoposto a terapia attraverso una procedura fast-track facilitata dai farmacisti.
La terapia dell’Epatite C si basa attualmente su farmaci somministrabili per bocca per breve durata, capaci di eradicare l’infezione nel 95% dei casi. Tali farmaci, efficaci contro tutti i genotipi del virus hanno effetti collaterali lievi.
La sfida sarà quella di coinvolgere il maggior numero di persone per fare emergere le infezioni nascoste e di cercare di collegare al trattamento il maggior numero di soggetti appartenenti alla popolazione generale, cioè coloro che, portatori di un’infezione inapparente, la scoprano solo per essersi sottoposti al test all’interno dell’iniziativa “DOI-HCV Apulian Pharma”.