Gestione ordinaria e straordinaria della città: gli attivisti pentastellati chiedono risposte circostanziate
Ribadendo le posizioni della portavoce del M5S Nunzia Palladino, anche il Meetup San Giovanni Rotondo in MoVimento, interviene sullo stallo politico del Comune di San Giovanni Rotondo.
Nella nota stampa si chiede maggiore trasparenza sui finanziamenti “persi”, delucidazioni sulla gestione della comunicazione sulla situazione epidemiologica, chiarimenti sulla amministrazione della città.
Gli attivisti auspicano la ripresa del dibattito democratico affinché si possano gestire le necessità dei cittadini nel post-emergenza nel più breve tempo possibile e nella massima condivisione di idee e progetti.
IL CONFRONTO MANCATO
Cari concittadini,
è passato del tempo dal nostro ultimo comunicato, quello in cui invitavamo tutti alla prudenza, per consentire una più efficace gestione dell’emergenza sanitaria da parte delle istituzioni preposte.
È passato del tempo, e responsabilmente, siamo rimasti in silenzio, accogliendo anche l’invito di questa amministrazione a non generare polemiche politiche, perché anche secondo noi è giusto stare tutti dalla stessa parte quando un nemico invisibile, improvvisamente, mette a repentaglio le nostre vite ma soprattutto le vite delle persone che amiamo.
Essere rimasti responsabilmente in silenzio, non significa però in nessun modo, aver abdicato al nostro ruolo di cittadini attenti e acuti osservatori del modo in cui l’amministrazione ha gestito la fase emergenziale e di come si appresta ad affrontare la cosiddetta “fase 2”, quella della ripresa.
Condividiamo l’opinione della nostra portavoce, Nunzia Palladino, che ha rilevato:
• la confusione che regna a Palazzo di Città per quanto riguarda l’organizzazione della ripartenza
• lo stallo politico in cui versa la maggioranza di centro-sinistra. Essa ha deciso di occuparsi dell’emergenza sanitaria senza mai convocare il Consiglio comunale in questi mesi, sospendendo di fatto il dibattito democratico.
Ci si sarebbe aspettati che, trascorsi i primi comprensibili giorni di sospensione, necessari anche alla riorganizzazione tecnologica e all’impostazione del lavoro agile per i componenti delle Commissioni e del Consiglio comunale, questa amministrazione riavviasse il “normale” confronto politico nelle sedi preposte, in modalità di videoconferenza.
Purtroppo così non è stato.
Tutte le decisioni inerenti la gestione ordinaria del nostro paese e quella straordinaria (come le risorse trasmesse dal Governo e dalla Regione, per un ammontare di circa 300 mila euro) sono state assunte senza far ricorso alla “normale” dialettica politica con le opposizioni, dialettica che contraddistingue il confronto democratico, anche nell’ottica di quella collaborazione che era stata richiesta dalla maggioranza e ampiamente offerta dalla portavoce del M5S.
Se tale confronto democratico fosse stato permesso, avrebbe forse precluso alla maggioranza di assumere le decisioni che sono state assunte e di cui, adesso nel bene o nel male, è l’unica responsabile?
Non crediamo, anzi, forse il “normale” confronto politico, avrebbe evitato qualche falla, che pure c’è stata.
Ci chiediamo, inoltre: come interpretare l’affermazione di non aver frequentato il palazzo per “rendersi utili” nei giorni dell’emergenza?
Delle due, una. Se non c’è stata possibilità alcuna di confrontarsi sulle azioni, se non è stato concesso avanzare proposte, se l’offerta di collaborazione non è stata accettata, bisognava recarsi in comune solo per “farsi vedere”? E da chi poi?
Vogliamo rassicurare tutti.
Cittadini e amministrazione.
Il MoVimento 5 Stelle c’è sempre stato.
Con discrezione, come era stato chiesto e seguendo attentamente il filo degli atti che sono stati prodotti.
Su questi occorrerà confrontarsi adesso.
Che la maggioranza lo voglia oppure no.
Le risorse finanziarie trasmesse da Governo e Regione sono state correttamente gestite?
La comunicazione sulla situazione epidemiologica del paese è stata puntuale, efficace, veritiera?
La gestione ordinaria della “città normale”, che fine ha fatto?
Ad esempio, come mai il verde pubblico è stato abbandonato a se stesso, diventando un mare magnum di erbacce?
Sicuri che non siano stati persi finanziamenti importanti, ad esempio per la cultura?
La maggioranza di centro-sinistra ha un progetto fattibile di “ripartenza”?
Si potrà collaborare, eventualmente?
A queste e altre domande l’amministrazione Crisetti non potrà più sottrarsi.
Adesso siamo noi a chiedere di non accendere sterili polemiche politiche. Occorre fornire risposte nel merito delle situazioni che stanno a cuore a noi e ai cittadini di San Giovanni Rotondo.
Meetup San Giovanni Rotondo in MoVimento