Ancora una presa per il… PUG!

Il PUG invece è uno strumento per la gestione del nostro territorio importantissimo e come tale deve essere condiviso e discusso con tutti i cittadini attraverso una progettazione partecipata. Queste cose non le diciamo solo noi perché crediamo che la città debba essere amministrata da tutti attraverso LA PARTECIPAZIONE, ma lo dice in primis la regione PUGLIA nelle sue norme (L.R. 20/2001) e diverse circolari esplicative “…favorire la partecipazione civica alla formazione del PUG…” [art. 2 comma b punto 1 della circolare n° 1/08]. La partecipazione inoltre è anche un punto importantissimo nel deliberato che definisce i nuovi indirizzi per il PUG di Questa Giunta: “…di avviare il processo partecipativo per il coinvolgimento delle categorie rappresentative della società civile, politica, imprenditoriale e professionale, mediante incontri e/o forum e incontri tematici da programmare e calendarizzare…”[punto 5 del deliberato della DGM 103 del 12.06.2015].

In realtà questa amministrazione illustra pubblicamente il PUG l’11 di febbraio e invita i cittadini a presentare osservazioni o suggerimenti entro il 18 febbraio. Quindi la partecipazione è stata ridotta a soli 7 giorni. Ma forse i nostri amministratori non sanno che il PUG è costituito da circa 74 tavole grafiche e relazionali e sette giorni non sono sufficienti per uno studio normale.

Quindi la cara partecipazione è solo una presa per il… PUG.

Occorre anche ricordare un altro aspetto importantissimo: l’iter amministrativo, o meglio, il percorso corretto per la sua approvazione. Ricordiamo in poche parole l’iter previsto dalle norme regionali (L.R. 20/2001): la giunta comunale fornisce gli indirizzi con una delibera, con gli indirizzi i progettisti predispongono il Documento Preliminare detto DPP da adottare in consiglio comunale per consentire a tutti i cittadini di fare osservazioni (comma 3, art. 11, L.R. 20/01), si adotta il PUG che viene fuori dal DPP integrato con le osservazioni, la Regione e Provincia controlla la compatibilità e successivamente il consiglio comunale approva in via definitiva il PUG.

Cosa è successo nel nostro comune?

Nel 2009 l’Amministrazione Giuliani fornisce gli indirizzi per la formazione del PUG e con una disastrosa delibera n° 56 del 01.09.2010 di consiglio comunale adotta il DPP. Il “disastrosa” sta ad indicare che la delibera è stata pubblicata due volte con numerosi errori e modifiche successive da parte del vice segretario che lo stesso Prefetto nella nota del 29.10.2010 suggerisce in modo chiaro “……e che l’eventuale riadozione dell’atto consiliare da parte di codesto Civico Consesso, nelle forme sopraelencate, potrebbe sicuramente venire a scongiurare possibili gravami…”. Detto in parole povere un atto da rifare per il corretto prosieguo dell’approvazione del PUG.

I nostri amministratori fan finta di nulla e oltre a proseguire usando come atto iniziale la delibera di consiglio comunale disastrosa n° 56 del 2010, forniscono altri indirizzi ad integrazione di quelli iniziali fatti dalla giunta Giuliani. Ma visto che vi sono altri indirizzi il DPP iniziale non può essere utilizzato, occorre ritornare in consiglio comunale e adottare un nuovo DPP.

Per riassumere, al fine di avviare un percorso corretto per l’adozione del PUG, occorre: con gli indirizzi della giunta Pompilio rivedere il DPP e portarlo in consiglio comunale per l’adozione, in tal modo saranno eliminati i problemi relativi alla delibera 56 del 2010 e con la suddetta adozione i cittadini potranno fare le proprie osservazioni.

Quindi anche l’iter amministrativo è solo una presa per il …PUG.

Altro aspetto importante e molto spesso trascurato sono i dati riportati nelle tavole del PUG. I tecnici incaricati della redazione del Piano non hanno fatto un grosso lavoro in questi anni. Predisposto il primo DPP nel 2006, si è continuato con il copia e incolla. Purtroppo le condizioni reali dai primi anni 2000 ad oggi sono del tutto cambiate e loro, da Milano, non se ne sono accorti. Per dare un’idea del copia e incolla usiamo come esempio due dati importanti nella definizione di un PUG. Nella tavola QP Rapporto Unico del PUG attuale (uguale al DPP del 2010 e DPP del 2006) si fa riferimento ai tanti soci di cooperative edilizie (167) in cerca di abitazione, ci sono 294 soci che vogliono realizzare appartamenti di 167…ma dove?…forse nel 2003 o 2004. Oggi ci sono i suoli assegnati ma mancano i soci.

Nel 2014 il consiglio comunale ha assegnato con DCC n° 60 del 08.08.2014 i suoli alle diverse cooperative e ad oggi nessuna cooperativa ha firmato la convenzione per l’acquisizione del suolo. E quindi, dove sono i 1333 abitanti legati ai soci delle cooperative da insediare con il nuovo PUG? L’unica cooperativa che ha acquistato il suolo prima del 2014 non riesce a ritirare il Permesso di Costruire per mancanza di soci.

Altro dato copia incolla. Nel PUG di oggi si dice che le richieste di capannoni industriali e artigianali sono tante e si ricorda che nel 2003, tredici anni fa, vi furono 67 richieste per interventi nella zona PIP. Ma i nostri tecnici redattori del piano non sanno che quasi tutti quelli che hanno fatto richiesta 13 anni fa hanno comprato i locali nella zona artigianale di viale della Gioventù e che a causa del fermo della produzione di travetti da parte della GIMPAC in quella zona vi sono altri capannoni da recuperare. Ma queste cose i milanesi non le sanno e continuano a dire che vi sono 67 ditte in cerca di aree PIP per costruire capannoni.

E per finire anche il contenuto tecnico del Pug è solo una presa per il… PUG!