Il programma delle iniziative
San Giovanni Rotondo come ogni anno si appresta a celebrare un altro suo celebre ‘santo’, San Camillo de Lellis: quest’anno infatti si celebrerà il Giubileo Camilliano che si terrà dal 1° febbraio 2025 al 2 febbraio 2026, in occasione dei 450 anni dalla conversione del Santo patrono dei malati e degli infermi.
Il Giubileo rappresenta un’occasione per riscoprire il carisma di San Camillo, il suo amore verso i malati e il suo instancabile impegno nel servizio ai bisognosi.
Le celebrazioni iniziali si svolgeranno dal 1° al 3 febbraio 2025, in alcuni dei luoghi più significativi della vita di San Camillo, tre giornidi celebrazioni che coinvolgeranno le città di San Giovanni Rotondo e Manfredonia, con la partecipazione della comunità di Bucchianico oltre che dei tanti fedeli e religiosi camilliani presenti sul territorio e nel mondo.
Il programma prevede:
Sabato 1 Febbraio 2025 – San Giovanni Rotondo
Casa Sollievo della Sofferenza
- Ore 10:30: Accoglienza della reliquia del cuore di San Camillo e celebrazione presieduta da P. Medard Abouè, Consultore Generale.
Santuario Santa Maria delle Grazie
- Ore 18:00: Solenne concelebrazione eucaristica guidata da Mons. Franco
Moscone.
2 Febbraio 2025 – Valle dell’Inferno, San Giovanni Rotondo
- Ore 9:00: Commemorazione della conversione di San Camillo.
- Ore 11:30: Solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Edoardo Menichelli alla presenza delle autorità religiose, civili e militari.
3 Febbraio 2025 – Manfredonia
- Ore 10:00: Concelebrazione eucaristica nella chiesa del cimitero, antico convento che accolse San Camillo. Nel pomeriggio pellegrinaggio verso il Santuario di San Michele Arcangelo, con atto di consacrazione della Grande Famiglia Camilliana.
Ricordiamo che i Comuni di San Giovanni Rotondo e Bucchianico sono uniti da un patto di gemellaggio avvenuto nel lontano 2 febbraio 1975, giorno in cui si celebrò il 400mo anniversario della conversione di San Camillo.
Nel 2012 dopo quattro secoli, il corpo di San Camillo è tornato a Bucchianico, paese abruzzese che gli diede i natali. A distanza di pochi mesi le spoglie mortali di San Camillo arrivavano a San Giovanni Rotondo, la città che il 2 febbraio 1575 lo ha visto rinascere nella fede come Santo. Dal momento della sua conversione, infatti, Camillo ha dedicato tutta la sua vita alla cura dei malati e degli infermi.
Tanti i punti in comune tra le città di Bucchianico e San Giovanni Rotondo, e tra San Camillo De Lellis e San Pio da Pietrelcina: entrambi sono nati lo stesso giorno, il 25 maggio (1550 il primo, 1887 il secondo).
San Pio fu un frate Cappuccino e lo stesso fu San Camillo subito dopo la conversione. Ambedue dedicarono la loro vita all’assistenza dei malati: il primo creando l’Ordine dei Camilliani, presenti in oltre quaranta Stati sparsi nei cinque continenti; il secondo dedicando la sua vita alla realizzazione della Casa “Sollievo della Sofferenza”.
San Camillo, prima della Conversione, nella notte tra il 1° e il 2 febbraio 1575, dormì nella stessa cella, la numero 5, che fu poi occupata per ventiquattro anni proprio da Padre Pio nell’antico convento di San Giovanni Rotondo, dal 28 luglio 1916 (data del suo arrivo a S. Giovanni Rotondo) fino al 1940, quando il frate di Pietrelcina fu trasferito alla cella numero 1.
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