LibriAmo a cura di Renata Grifa
“Cosa leggi?” | Da dove arriva? |
Alice glielo mostrò. | Los Angeles. |
“È quello che parla di cocomeri?” | Viaggia da solo? |
Fino a quel momento Alice non aveva trovato | Sì. |
nel libro che avesse a che fare con i cocomeri. | Motivo del viaggio? |
“Cos’altro ti piace leggere?” | Andare a trovare mio fratello. |
“Be’, per lo più roba antica” | Suo fratello è cittadino britannico? |
E leggendo questo libro ci si aspetta che prima o poi le due storie si fonderanno in un unico grande racconto, di quelli che quando chiudi l’ultima pagina ti fanno sussurrare “Che bel libro, che bella storia”.
E invece no.
Nulla di tutto ciò accade.
Asimmetria pare essere un libro diventato famoso più per il gossip che gli è stato attribuito che per la storia che narra (pare che uno dei principali personaggio sia liberamente ispirato alla figura di Philip Roth, con il quale l’autrice ha instaurato una relazione sentimentale diventata poi una lunga amicizia).
L’autrice, Lisa Halliday, ti prende per mano e ti porta in quella che lei stessa denomina Follia. Follia è la storia di Alice, ragazzina non ancora trentenne, che intraprende una relazione con un anziano e famoso scrittore in odore di Nobel, ma in realtà mai ottenuto.
Al di là della storia (non d’amore) tra i due, quello che colpisce è senza dubbio l’abilità della scrittrice di entrare nella psicologia del rapporto così “asimmetrico” dei due personaggi, attraverso rimandi letterari, giochi psicologici e spartiti musicali che accompagnano l’intero racconto.
E proprio quando la storia inizia a farsi curiosa… Stop. L’autrice decide di finirla così, senza una fine.
E si passa allora alla Pazzia, alla storia di Amar Jafaari e al suo interminabile blocco in un aeroporto europeo.
Amar ha un doppio passaporto, americano e iracheno, che sarà per lui fonte di non pochi problemi quando si vedrà negato il visto d’entrata nella città di Londra.
Una metafora, quella di Amar, per spiegare quanto la nostra moderna società sia impregnata di quella Pazzia che porta ormai a dubitare di tutto, ad aver sempre paura dell’altro.
E proprio dopo aver letto di Alice e del suo Ezra, di Amar e suo fratello che il lettore si aspetta un punto di incontro tra i diversi personaggi.
Ma questo non succede.
Asimmetria è semplicemente un libro che racchiude due storie.
Ma se volevo due storie compravo due libri.