“Libera e gratuita fruizione dei mezzi pubblici per i cittadini diversamente abili ed invalidi civili”
Le battaglie civili sull’affermazioni dei diritti e sul riconoscimento di determinati diritti sono fondamentali per la sopravvivenza della democrazia e della civilità. Ieri l’associazione Articolo 1- diritti costituzionali” con una istanza protocollata all’Ente comune affrontava l’annosa questione della mancanza di libero accesso sui mezzi pubblici da parte di cittadini invalidi e diversamente abili. Una questione tanto spinosa quanto antipatica e di una immoralità per chi la subisce da far sentire l’olezzo oltre il nostro fatidico “Tuppo” dove fortunatamente si respirano altri gradevoli e civili odori.
Nella città di S. Giovanni Rotondo i cittadini diversamente abili non hanno libero accesso gratuito ai mezzi di trasporto pubblici. Bastasse solo questo. Sono arrivate numerose segnalazioni a questa associazione sia da parte di genitori di ragazzi diversamente abili che dai ragazzi stessi sulla mancanza di sensibilità nella gestione del TPL. Una sera sento suonare alla porta di casa il responsabile del settore invalidi civili e diversamente abili dell’Associazione Michelangelo Nardella, un ragazzo straordinario, speciale un vero combattente che si ispira ai principi della nostra Associazione. Insomma uno di noi. Tanto speciale da esserne il responsabile sul campo per titoli e meriti. Insieme a Tonino, Michele, Angelo Mario e Michele N. spiegano al sottoscritto con rabbia in corpo che ripetutamente ai ragazzi veniva vietato l’accesso al servizio di linea urbana ed addirittura qualcuno veniva allontanato durante il tragitto.
Non ho difficoltà a raccontare questi eventi cosi come non ho nessun motivo per non credere ai ragazzi. La rabbia di Tonino ed il suo pianto spiegandomi che lui”non è un animale” impongono al sottoscritto ed al cosiddetto “mondo civile” dovute riflessioni ed il nostro intervento per porre un freno inibitore ed iniziare a mettere i paletti ogni qualvolta si tocca la dignità dei ragazzi. Vorrei spiegare a chi pretende il rispetto dei contratti e a chi formula le gare d’appalto che eliminare le barriere architettoniche non ha una funzione meramente tecnica ed architettonica ma soprattutto una funziona socio-morale.
Una barriera non è semplicemente un muretto, uno scivolo , una pedana. Una barriera è semplicisticamente UN IMPEDIMENTO. La legge morale non è scritta ma tutelare i diritti e la dignità di un diversamente abile (o di qualsiasi classe sociale debole) ha bisogno di una riserva scritta? c’è bisogno di un finanziamento, di un progetto, di una tavola rotonda per far sì che in ogni capitolato d’appalto si può includere con fierezza con onore a costo zero una clausola speciale per persone speciali? Sapete cosa rende speciali questi ragazzi?il modo di vedere il mondo. Essi guardano il mondo dal basso verso l’alto con umiltà semplicità e sofferenza insegnandoci che siamo tutti essere umani con gli stessi diritti e con lo stesso tragico destino.
L’incontro è andato a buon fine il Sindaco ha dimostrato subito totale disponibilità unitamente al consigliere capogruppo di Agire Insieme Antonio Cappucci il quale delegato dal Sindaco si attiverà anche come consulente legale presso gli uffici preposti per la risoluzione del problema. Questo è un nodo al fazzoletto che la nostra Associazione unitamente ai ragazzi scioglier à nel più breve tempo possibile e non dar à tregua a nessuno fino a quando non diverrà un fatto compiuto. Saremo solerti ed attenti e vigileremo affinchè nessun cittadino speciale possa ancora dire “Non sono un animale”.Quando impareremo che un essere umano si guarda dall’alto verso il basso solamente per tendergli una mano ed aiutarlo ad alzarsi avremmo dato pieno compimento alla nostra solidale esistenza. Chiunque abbia segnalazioni può rivolgersi alla nostra Associazione. Non garantiamo la riuscita ma garantiamo l’assoluto impegno con tutte le nostre forze.
“Non c’è democrazia se le leggi sono appese tanto in alto da non poter essere lette “.A noi tutti il compito di appenderle più in basso possibile e di renderle visibili a tutti. Ma proprio tutti!!.Solo così potremmo garantire i diritti a tutti e costruire un mondo migliore. Insieme possiamo riuscirci. Senza retorica. Senza ipocrisia. Grazie ai ragazzi che oggi mi hanno dato una bella lezione di forza e coraggio. Non siete soli…e non mi sento solo.
Gianni Impagliatelli
Presidente Associazione “Articolo 1-diritti costituzionali”
insieme a Michelangelo, Tonino, Michele, Angelo, Mario, Michele N.