:: La lettera del dirigente scolastico Paolo Gentile al presidente della Provincia Carmine Stallone ed al sindaco Salvatore Mangiacotti
Parafrasando un celebre film del recente passato, anche il sottoscritto dice “Signore, lo so che sei molto occupato in questo periodo dell’anno, ma io ho tanto bisogno del tuo aiuto”. Per il Ministro Fioroni questo anno sarà un “anno ponte” per le riforme che ha in mente: non si vuole che sia un anno del tutto buio per questa scuola.
Sig. Presidente Stallone, anche gli altri anni si sono registrati ritardi amministrativi, ma la strafottente noncuranza con cui si affrontano i problemi scolastici, da parte di qualche funzionario dell’Amministrazione Provinciale, porta ad un avvilimento e ad una delusione nelle giuste attese degli alunni di questa scuola.
Se al Magistrale “M. Immacolata”, in controtendenza con le altre scuole della provincia, aumentano le classi per i notevoli incrementi di iscrizioni, certamente è merito del lavoro che si svolge in questa scuola e della conseguente fiducia che si registra presso le famiglie di San Giovanni e comuni limitrofi. Né è possibile suggerire con facilità, come si sente da più parti, di bloccare le iscrizioni, ritenendo antidemocratico e anticostituzionale limitare la libera scelta dell’individuo.
Tanto premesso e facendo appello alla Sua sensibilità, si richiede per l’ennesima volta anche facendo riferimento alle piantine dei disegni allo studio presso il V/o Ufficio Tecnico (in possesso anche dell’ing. Cicchetti), di sistemare le quaranta classi (attuali, non quelle dell’altr’anno) in quaranta aule “decenti”. Significa che, a parere del sottoscritto, necessitano tutti i locali della Centrale di piazza Europa, di tutti i locali di San Giuseppe (nuovi e vecchi) di Via Regina Elena e di tutti i locali di Via Cellini (proprietà De Bonis), a partire dal giorno 13 settembre c. a., giorno di inizio delle attività didattiche. L’Istituto “M. Immacolata” è in San Giovanni, ed è possibile organizzare un sopralluogo tecnico-amministrativo, da parte di V/i funzionari, a riprova di quanto si chiede.
Nello stesso tempo bisogna provvedere a dotare le aule di un minimo di suppellettili: una sedia per alunno e un banco biposto per due alunni; una cattedra e una sedia per il docente, una lavagna e un armadio per aula, attaccapanni quanto bastano; decurtando ovviamente quello di cui si dispone. Si ha una carenza di oltre 130 sedie e relativi banchi, e quant’altro. Tali richieste, fatte già nel passato ma evase solo per una infima parte, ci hanno costretti a prestiti dalle associazioni locali. Inoltre, per il funzionamento del plesso di Via Cellini, necessita che si sottoscriva il contratto di fitto e si provveda immediatamente con gli allacci delle utenze (Enel, gas, telefono). I ritardi hanno fatto rimandare la nostra pianificazione degli acquisti delle attrezzature di laboratori, previsti già dal maggio scorso.
A tutto questo si aggiungono le inevase richieste passate: la sistemazione dei pavimenti della palestra interna ed esterna per la centrale; la sistemazione di una canna fumaria per le esalazioni nel laboratorio di chimica; un sistema di sorveglianza nei vari plessi; la sistemazione definitiva degli infissi esterni cadenti alla centrale; il montaggio di apparecchiatura per lo spostamento verticale degli alunni diversamente abili e una scala di emergenza sempre alla centrale.
Infine, sig. Sindaco, si manifesta indignazione per le voci che circolano in San Giovanni su una diversa eventuale ubicazione del Polivalente, pretesa dal Politecnico di Milano, incaricato dello studio di sistemazione urbanistica del territorio. Non più zona Pozzocavo-Coppa Cicuta?. Si deve annoverare anche questo come un tentativo infido per non volere il Polivalente a San Giovanni Rotondo, facendo dirottare altrove i pochi soldi strappati, con l’aiuto del Presidente della Provincia e con la ferrea insistenza dei Consigli di Istituto?
Già in altre occasioni l’Amministrazione Comunale ha prodotto illecite ingerenze sull’Amministrazione Provinciale, rimandando sine die la soluzione del Polivalente e non vorremmo aspettare altri 35 anni per un nuovo istituto scolastico. Con la solita perseveranza del sottoscritto, comunque si continua a chiedere la necessaria collaborazione da parte degli Enti in indirizzo, cosciente che un problema risolto a favore del giovane è un problema in meno per la Società.
Distinti saluti.
Il Dirigente Scolastico
Paolo Gentile