Sabato 16 luglio torna la festa organizzata dalla Parrocchia di S.Onofrio
Sabato 16 luglio la Chiesa celebra la festa della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, nota anche come Madonna del Carmine.
In occasione dei festeggiamenti della Madonna nella parrocchia di Sant’Onofrio sabato 16 luglio saranno officiate le seguenti celebrazioni eucaristiche:
- alle ore 6.00 – 7.00 – 8.00 – 9.30
- alle 11,00 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Domenico D’Ambrosio, alla presenza delle autorità civili e militari;
- alle ore 17,00 santa messa, presieduta dal parroco di S.Onofrio don Leo Abbascià, con la presenza della confraternita del Carmelo;
- alle 18,30 la Santa Messa presieduta da don Michele Cocomazzi. A seguire processione accompagnata dal corpo bandistico ‘Umberto Giordano’ di San Giovanni Rotondo.
Il percorso si snoderà lungo il seguente itinerario: parrocchia Sant’Onofrio, via Kennedy, via Zingarelli, corso Nazionale, via Foggia, via D’Annunzio, corso Roma, corso Umberto I, piazza Padre Pio, via Kennedy, chiesa S.Onofrio.
Al rientro della processione fuochi pirotecnici e concerto musicale “Tale e Quale Show.
La ricorrenza fu istituita in ricordo dell’apparizione mariana sul monte Carmelo, in Palestina, a Simone Stock, presbitero inglese e priore generale dell’ordine carmelitano.
Il 16 luglio del 1251 la Vergine circondata da angeli e con il Bambino in braccio consegnò a Stock il simbolo dei carmelitani, ovvero lo “scapolare” col “privilegio sabatino”, che consiste nella promessa della salvezza dall’inferno, per coloro che lo indossano e la sollecita liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.
Lo “scapolare” detto anche “abitino” non è una semplice devozione, ma rappresenta una forma simbolica di “rivestimento” che richiama la veste dei carmelitani, un affidamento alla Vergine, per vivere sotto la sua protezione, un’alleanza e una comunione tra Maria ed i fedeli.
La Madonna assicurò a Stock che quanti si fossero spenti indossando lo scapolare sarebbero stati liberati dalle pene del Purgatorio, affermando: «Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo». La consacrazione alla Madonna, mediante lo scapolare, si traduce anzitutto nello sforzo di imitarla, almeno negli intenti, a fare ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta.
Il parroco don Leo Abbascià invita tutta la cittadinanza a prendere parte alla festa con fede e devozione, rivolgendosi in particolare ai tanti muratori e lavoratori del campo dell’edilizia di cui la Beata Vergine del Carmelo è la santa patrona e protettrice.