Il programma dei festeggiamenti religiosi e artistici
Domenica 16 luglio la Chiesa celebra la festa della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, nota anche come Madonna del Carmine.
Come ogni anno nella parrocchia di Sant’Onofrio Anacoreta, nella giornata del 16 luglio saranno officiate le seguenti celebrazioni eucaristiche:
- alle ore 6.00 – 7.00 – 8.00 – 9.30
- alle 11,00 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Franco Moscone, alla presenza delle autorità civili e militari;
- alle ore 17,00 santa messa, presieduta dal parroco di S.Onofrio don Leo Abbascià, con la presenza della confraternita del Carmelo;
- alle 18,30 la Santa Messa presieduta da don Michele Cocomazzi. A seguire processione accompagnata dal corpo bandistico ‘Euphonia’ di San Giovanni Rotondo.
Il percorso si snoderà lungo il seguente itinerario: parrocchia Sant’Onofrio, via Kennedy, via Zingarelli, corso Nazionale, via Foggia, via D’Annunzio, corso Roma, corso Umberto I, piazza Padre Pio, via Kennedy, chiesa S.Onofrio.
Al rientro della processione ci sarano i fuochi pirotecnici e alle 21.30 il concerto di Francesca Alotta
La ricorrenza fu istituita in ricordo dell’apparizione mariana sul monte Carmelo, in Palestina, a Simone Stock, presbitero inglese e priore generale dell’ordine carmelitano.
Il 16 luglio del 1251 la Vergine circondata da angeli e con il Bambino in braccio consegnò a Stock il simbolo dei carmelitani, ovvero lo “scapolare” col “privilegio sabatino”, che consiste nella promessa della salvezza dall’inferno, per coloro che lo indossano e la sollecita liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.
Lo “scapolare” detto anche “abitino” non è una semplice devozione, ma rappresenta una forma simbolica di “rivestimento” che richiama la veste dei carmelitani, un affidamento alla Vergine, per vivere sotto la sua protezione, un’alleanza e una comunione tra Maria ed i fedeli.
La Madonna assicurò a Stock che quanti si fossero spenti indossando lo scapolare sarebbero stati liberati dalle pene del Purgatorio, affermando: «Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo». La consacrazione alla Madonna, mediante lo scapolare, si traduce anzitutto nello sforzo di imitarla, almeno negli intenti, a fare ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta.
Il parroco don Leo Abbascià invita tutta la cittadinanza a prendere parte alla festa con fede e devozione, rivolgendosi in particolare ai tanti muratori e lavoratori del campo dell’edilizia di cui la Beata Vergine del Carmelo è la santa patrona e protettrice.