a cura di
Antonio Lo Vecchio
Dopo diciassette anni la giostra del gol e del divertimento torna ad infiammare uno Zaccheria ribollente di entusiasmo come non lo si vedeva da tempo. Certo una vittoria sarebbe stata la ciliegina sulla torta in una giornata dove l’emozione ha scaldato i cuori dei nostalgici. Un 2 a 2 che comunque non è da buttare perché i giovanotti rossoneri hanno dato l’anima per avere la meglio di un Viareggio solido e organizzato, sceso in Capitanata con l’intento di non sfigurare dinanzi al maestro Zeman. Siamo sicuri che anche il freddo e impassibile boemo si sia emozionato nel salire le scale che portano al campo di gioco e ritrovarsi tutto uno stadio in piedi ad applaudirlo con la curva che gridava il suo nome. Una curva Sud che inizialmente ha voluto protestare contro la tessere del tifoso lasciando una parte di spalti vuoti, ma che ben presto è tornata a cantare e sostenere il Foggia, perché non era giusto rovinare il ritorno a casa dell’uomo dei sogni.
Dicevamo prima dell’organizzazione degli ospiti, guidati da un ex cuore rossonero come Beppe Scienza. Qualunque squadra di fronte ad un pubblico unico per la I divisione (7.500 persone) si sarebbe spaventata, non per altro per la non abitudine dei giocatori, molti dei quali giovanissimi, a palcoscenici del genere. I bianconeri invece hanno giocato in maniera ordinata e veloce creando non poche difficoltà a Romagnoli & co. Il Foggia parte all’arrembaggio ma si vede subito che il Viareggio non ci sta a fare la parte dello sparring partner: sono i bianconeri infatti ad andare in vantaggio al 15’ con Taormina lesto ad approfittare di una disattenzione di Caccetta e ad involarsi verso la porta di Ivanov, punito con un letale diagonale.
Il Foggia sembra accusare il colpo lasciando troppi spazi agli ospiti che cercano di approfittare di questo momento di sbandamento dei padroni di casa. Al 24’ però arriva il pareggio dei satanelli con Agodirin che di testa insacca su preciso cross del folletto Insigne dalla sinistra.
Con passare dei minuti il Foggia prende le misure ai toscani e si rende pericoloso nell’ordine con Sau, Laribi e Insigne. Al 34’ c’è una punizione dal limite per il Foggia con Laribi che si porta sulla “mattonella”: la conclusione dell’italo-algerino è semplicemente splendida, una parabola imprendibile che va ad infilarsi nel sette alla sinistra di Pinsiglio che fa impazzire gli oltre settemila dello Zaccheria.
Rimonta compiuta, ma il Viareggio non ci sta. Due minuti dopo ancora un distratto Caccetta atterra in area Longobardi: calcio di rigore che lo stesso attaccante versiliano realizza.
Due a due, si ricomincia. I minuti finali del primo tempo sono palpitanti e l’arbitro ci mette del suo con alcune decisioni alquanto bizzarre a danno dei rossoneri. Si va al riposo tra gli applausi di un pubblico divertito.
Nella ripresa la pressione del Foggia è arrembante con Insigne costante spina nel fianco della difesa bianconera. L’azione rossonera è martellante: al 18’ Sau si divora il vantaggio a tu per tu con Pinsoglio chiudendo troppo l’interno destro con la palla che finisce a lato. Pochi minuti dopo è Insigne con un’azione fotocopia a sparare addosso al giovane estremo difensore viareggino, scuola Juventus. La partita non lascia una attimo di respiro con capovolgimenti di fronte da ambo le parti. Col passare dei minuti il Foggia inizia ad accusare la stanchezza e non riesce più ad imbastire manovre degne di nota. Una poca lucidità che deve far i conti con la freschezza del Viareggio che, rimasto in dieci per l’espulsione di massoni, vede concretizzare la possibilità di uscire dallo Zaccheria con un punto preziosissimo.
Il Foggia butta il cuore oltre l’ostacolo: Burrai (subentrato a Laribi) su punizione deve inchinarsi ad uno strepitoso Pinsoglio che vola all’incrocio e nega al regista sardo la gioia del gol. Gli ultimi minuti si trascinano con le solite scenette da teatro, con avversari volontariamente a terra con solo scopo di perdere tempo. Finisce quindi 2 a 2, una partita spettacolare e ben giocata da entrambe le squadre. Un pareggio giusto che lancia il Foggia al settimo posto a quota 11 punti. Domenica si va a Gela contro una formazione in palla reduce dalla bella vittoria di Foligno per 4 a 1. In Sicilia servirà il miglior Foggia, o almeno quello formato trasferta di questo inizio di stagione.
Il tabellino
Foggia : Ivanov; Caccetta (83´ Cortese), Romagnoli, Rigione, Regini; Salamon, Kone, Laribi (61´ Burrai); Agodirin, Sau, Insigne. All. Zdenek Zeman (Santarelli, Candrina, Iozzia, Tomi, Varga).
Viareggio: Pinsoglio; Carnesalini, Massoni, Fiale, Bertolucci; Castiglia, Taormina, Kras (78´ Cristiani), Malacarne (83´ Silvestri); Longobardi, Marolda (55´ D´Onofrio). All. Giuseppe Scienza (Merlano, Calamai, Luppi, D´Antoni)
Arbitro: Mariani di Aprilia (Valletta-Occhinegro)
Marcatori : 15´ Taormina (Viareggio), 24´ Agodirin (Foggia), 35´ Laribi (Foggia),
38´ Longobardi (Viareggio) (rig.)
Ammoniti: Caccetta, Romagnoli, Salamon (Foggia); Longobardi, Bertolucci (Viareggio),
Espulso: Massoni (Viareggio)
Note : giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori 7.056 (abbonati 3.430) per un incasso di € 120.816,50 (rateo abbonati più paganti). Angoli 11-2. Recupero pt 1´; st 5´.
da garganopress.net