Come previsto…un film già visto…
Siamo alla fine dell’anno per cui è doveroso un bilancio sull’attività politico/amministrativa della nostra città.
Dopo un’iniziale sterile attività amministrativa costellata da eccessi di zelo ispirati dalla necessità di “accontentare” gli elettori che hanno contribuito alla vittoria elettorale, è seguita una fase di fibrillazione conseguente a regole scellerate della “vecchia politica” che nulla ha a che vedere con la necessità di fare squadra per risolvere i problemi che interessano la collettività. Nell’ultima fase, che si riferisce a questi giorni, con l’avvicinarsi delle “Politiche” di primavera riaffiorano le “vecchie gelosie di rappresentanza” e “conflitti interni” a un’amministrazione non politicamente omogenea sin dal suo nascere.
Purtroppo dobbiamo prepararci all’ennesimo fallimento causato dagli stessi uomini che puntualmente si ripropongono nelle campagne elettorali come “salvatori della Patria”. In merito all’attività svolta, anzi non svolta, possiamo annoverare il rallentamento di quelle poche soluzioni tramandate dall’ultima amministrazione come “fogna bianca”, “pubblica illuminazione”, “piano urbanistico generale”, e affannosa quanto dispendiosa ricerca di finanziamenti che a oggi non ha dato nessun frutto. Se poi a tutto ciò si aggiunge l’assoluto inganno della promessa “città smart”, deragliata forse per le troppe buche presenti nelle strade cittadine, i troppi debiti fuori bilancio e le “spese pazze” che hanno portato in rosso il bilancio comunale, non ci resta che prendere atto dell’ennesimo fallimento locale e sovra comunale, dove ancora una volta non riusciremo a esprimere un rappresentante a causa delle suddette arcaiche spregevoli divisioni.
Ancora una volta prendiamo atto di vivere in una cittadina dove al costo della macchina amministrativa non corrisponde una classe politica e dirigente comunale all’altezza delle necessità di una collettività che meriterebbe molto di più. A conferma di quanto su dichiarato l’anno nuovo sarà inaugurato con l’introduzione della “tassa di soggiorno” introdotta dal Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011 sul federalismo fiscale municipale, i cui proventi versati dai turisti dovrebbero essere poi utilizzati dal comune per finanziare opere di ristrutturazione e sostentamento della preservazione del patrimonio culturale e non per risanare il bilancio dello stesso Ente, perché altrimenti si darà l’ultimo colpo di grazia a un settore turistico sangiovannese già sofferente.
San Giovanni Rotondo 22/12/2017
Il Consigliere Comunale Salvatore Ricciardi