di
Federico Fabrizio
Tracciando
un excursus di oltre duemila anni, ben sappiamo come il cacao apporti effetti
benefici quali terapeutici sul trattamento della febbre, dimagrimento, dolori
intestinali e renali ma soprattutto preventivi in relazione ad angina e traumi
cardiovascolari. Dalle antiche civiltà Azteche e Maya fino ai giorni nostri
vengono utilizzate le stesse preparazioni medicinali sulla sperimentazione
della pianta da Cacao.
La suddetta pianta nasce nell’America tropicale (Centro-Meridionale)
grazie ad un clima caldo-umido, ad un terreno ricco e assai profondo. Il frutto
risulta essere ricco di semi i quali contengono più del 50% di grassi (il
cosiddetto burro di cacao) mentre la restante parte frammista a proteine, amidi,
zuccheri, caffeina ma principalmente una quota non trascurabile di composti
antiossidanti. Da qui si diparte il nostro interesse garantito dalla conferma
di studi sperimentali attraverso i quali riconosciamo l’efficacia e la vera
naturalezza di questi prodotti.
Che
valenza hanno e come sono classificati tali antiossidanti? Gli antiossidanti offrono
un azione di difesa o meglio di “pulizia”’ per il corpo contro i ‘radicali
liberi’ provvedendo alla loro eliminazione dato che la loro produzione
eccessiva danneggia la cellula in toto bersagliando il materiale genetico. In
particolare tra gli antiossidanti distinguiamo i flavonoidi nei quali si
racchiudono i principali meccanismi di prevenzione contro i tumori. Essi migliorano
l’elasticità dei vasi sanguigni, l’ossigenazione dei tessuti e sopprimono la
tendenza delle piastrine a raggrupparsi e formare coaguli che ostruiscono il
normale deflusso di sangue (fattore predisponente ad un evento infartuale o
embolico).
Infine
si ritiene che possano accelerare la circolazione sanguigna anche a livello dei
ventricoli cerebrali, mentre un’ipotesi in stallo non ancora meramente
costituita in tesi è che si assista ad un miglioramento della capacità di elaborazione
delle informazioni e quindi ad uno sviluppo cognitivo.