Calcio: A.C. San Giovanni Rotondo

Giovinazzo
– A.C. San Giovanni Rotondo 0-1

Formazione: Longo, Pollino, Di Iorio (35′ s.t. Zorretti), Di
Mitrio, Stellato, Melchionda, Angerame,  (1′ s.t. Capuano), Ducange, Di Francesco, Scarano, Turco (41′ s.t. Marcucci).
A disposizione: Pipoli, Capuano, Marcucci, Zorretti,
Urbano, Cammisa.
Allenatore: Centra.

Rete: 35’ p.t. Melchionda

Per l’A.C. San Giovanni
Rotondo la 25ª giornata di campionato può essere archiviata
con piena soddisfazione; dopo aver assistito al pareggio mattutino fra Molfetta
Sportiva e Bovino (terza e prima in classifica) la squadra di mister Centra non
si fa sfuggire l’occasione di prendere le distanze da entrambe vincendo lo
scontro con il Giovinazzo.

Non è affatto facile,
comunque, portare a casa i 3 punti, considerato che l’A.C. si trova davanti un Giovinazzo
(penultimo in classifica) che non avendo nulla da perdere, fin che può, tenta
di giocarsi la sua partita a viso aperto. A creare qualche disagio in più, per
una squadra veloce e tecnica qual è quella dell’A.C., un campo in condizioni ai
limiti della praticabilità, e la costante presenza di vento e pioggia.

Prese le giuste misure ai
padroni di casa, l’A.C. San Giovanni riesce a costruire nei primi 15 minuti
nitide occasioni da rete prima con Angerame
ed a seguire con Di Francesco e Scarano.
Al 20’ è Ducange, dai 25 metri, a
rendersi pericoloso con un tiro preciso nell’angolino sinistro parato con
difficoltà dal portiere di casa.
Poco dopo la mezz’ora un bel tiro di Angerame
è deviato in corner dal portiere; sulla battuta calciata da Scarano interviene in area Melchionda e mette in rete: 1-0.

Dopo i non molti contropiedi del Giovinazzo, ben controllati, al 37’
è ancora Turco a sfiorare il gol: su
cross di Scarano colpisce la
traversa.
La gara termina così, con una rete e con tante occasioni sprecate.

Il commento di mister
Centra a fine gara: «Sono contento
per il risultato, ma arrabbiato per l’atteggiamento di alcuni giocatori. La
partita poteva e doveva chiudersi prima. In questo momento non ci possiamo permettere
superficialità e cali di concentrazione. E’ un finale di campionato in cui bisogna
stringere i denti e lottare, avendo cura di affrontare ora più che mai tutti gli
avversari con la stessa determinazione».

(Con la collaborazione di Roberto Ardò)

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