“Antonio Massa”:
Uno stadio poco fruibile
Da un po’ di anni un
gruppo di appassionati si prodigano per riportare in categorie più importanti la
squadra storica di calcio (l’A.C. San Giovanni Rotondo) della nostra amata (speriamo!!!)
cittadina. Oltre alle immaginabili difficoltà che uno sport come il calcio
comporta, puntualmente ogni anno con l’arrivo della stagione invernale a San
Giovanni Rotondo si smette quasi di fare calcio. Il manto erboso del “Massa” a causa della pioggia diventa
poco utilizzabile e fruibile per la nostra squadra di calcio che è costretta a
svolgere gli allenamenti in modo “arrangiato”; situazione che crea, ovviamente,
grandissime difficoltà allo staff tecnico oltre che agli stessi giocatori.
I dirigenti della società riferiscono
che spesso si deve chiedere ospitalità ad altre squadre che non hanno il nostro
stesso problema perchè hanno a disposizione campi in erba artificiale che
permettono di allenarsi sempre, e senza il pericolo di usura, come ad esempio quelli di San
Severo, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Lucera, Vieste, Peschici e tanti altri.
E’ vero, il campo in erba
naturale è un’altra cosa, ma è anche vero che il nostro clima è quello che è. Perchè
non mettere a disposizione un campo di disimpegno anche in terra battuta da
utilizzare quando piove? Qualcuno potrebbe dire: “C’è il campo B”; purtroppo il campo B, oggi è solo una risaia. Potrebbe, domani, andar bene
ma dovrebbe essere rifatto affidando, una volta per tutte, i lavori a ditte specializzate. E, comunque, il campo B è utilizzato anche dalle 2 scuole calcio… Ragione,
questa, per cui non c’è spazio per tutti.
La cosa migliore da fare sarebbe
la rinuncia all’erba naturale e rifare il tutto con erba artificiale; solo così
si risolverebbe per sempre il problema con zero costi di manutenzione.
Cosa hanno i nostri
giovani per non potersi allenare come gli altri? E poi, in questo momento,
anche i tifosi hanno il diritto di sapere. Ogni settimana è un rebus: “Piove? Non piove? Che tipo di allenamento
si potrà svolgere oggi?” Altri non hanno di questi problemi!
A chi non crede
all’esistenza di queste difficoltà non gli si può che rivolgere l’invito a
recarsi allo stadio, quando piove, per rendersi conto che spesso non si può
nemmeno entrare dal cancello che porta agli spogliatoi; l’acqua supera i 50 cm,
e ciò è assurdo.
Parlando con gli addetti
ai lavori si avverte una certa stanchezza nel dover ripetere sempre le stesse cose,
nel far presente tutte le difficoltà. Ciò che “serve” oggi è solamente un campo decente su cui poter svolgere un
allenamento calcistico e non “uno spazio
qualunque” come a volte è stato risposto. La cosa più grave è che se non si
interviene subito, a breve l’uso del “campo
A” sarà precluso…e questo sarebbe davvero la fine.
Una piccola considerazione
a latere: è da rilevare che pur in condizioni precarie, per svolgere gli allenamenti
settimanali l’A.C. San Giovanni Rotondo versa nelle casse comunali circa 1000 euro
mensili; cosa che non sembra avvenga negli altri paesi citati.
Perchè non si
adotta lo stesso sistema di utilizzo dell’impianto sportivo adottato dalle
altre amministrazioni? La risposta, negativa, data dagli amministratori sembrerebbe
essere legata ai vincoli dello statuto comunale….Basterebbe la volontà a
modificarlo!
Chiudiamo le considerazioni
con questo messaggio: Con l’A.C. San Giovanni Rotondo quasi in vetta alla
classifica, potrebbe essere l’anno giusto per ridare dignità al calcio
sangiovannese. Chi può, per le rispettive competenze, dia una mano e un
sostegno per non buttare al vento tanto impegno.