Appuntamento pubblico venerdì 18 marzo nel chiostro comunale
“CAMBIA LA CITTÀ”
VENERDÌ 18 MARZO, 18.30 – CHIOSTRO COMUNALE
1) Memoria storica
San Giovanni Rotondo vive da più di vent’anni una distruzione progressiva dei suoi luoghi storici, in particolar modo quelli legati all’esistenza della cittadina prima di Padre Pio.
Il centro storico è stato trasformato in una periferia urbana al centro del paese.
Si deve immediatamente avviare un progetto culturale di ricostituzione della nostra memoria storica e di restaurazione del centro storico.
Mentre scriviamo si sta costruendo un palazzo di quattro piani a fianco a casa Cirpoli (fine 1700), la chiesa di sant’Egidio è ormai un rudere, il vecchio mulino cade a pezzi, e l’ex-miniera crolla.
Si devono fare dei progetti ad-hoc per ricostruire la memoria storica del nostro territorio.
2) Urbanistica
Il piano urbanistico generale è zeppo di errori, errori generati da dati non aggiornati e scelte politiche discutibili. Ci spaventa il modo in cui l’amministrazione Giuliani ha scelto di gestire questo delicato argomento, i cittadini non sono mai stati messi in condizioni di esprimersi pubblicamente, la mancanza di attenzione e di governo verso le scelte e le esigenze dell’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”.
E’ necessario iniziare a lavorare per spostare i servizi ospedalieri in zone più lontane dal santuario e con migliore viabilità. Il piano urbanistico dovrà tener conto dei fenomeni demografici e dell’invecchiamento della popolazione, della congestione del traffico, della mancanza di spazi per il tempo libero, della presenza delle barriere architettoniche e dovrà essere costruito sulla base delle esigenze dei cittadini.
Si deve riflettere e produrre soluzioni serie al problema del rischio idrogeologico. Si deve programmare e stimolare il lato produttivo di San Giovanni Rotondo, con il P.I.R.P. ma anche con progetti ulteriori.
3) Edilizia pubblica
Le precedenti amministrazioni non hanno fin’ora tenuto conto della necessità dei cittadini di San Giovanni Rotondo di alloggi di edilizia convenzionata e sovvenzionata. Si dovrà lavorare per reperire risorse per la creazione di unità abitative per nuclei famigliari in difficoltà o per l’emergenza temporanea degli stessi. Si deve inoltre istituire un’agenzia per la locazione per favorire l’equo incontro fra la domanda e l’offerta con sostegno pubblico al pagamento dei canoni.
4) Mobilità
Si deve alleggerire il centro dal traffico privato. Si può creare una rete di navette ecologiche rapide a cadenza ravvicinata. Si deve incentivare il trasporto pubblico, anche gestendolo a livello comunale, se necessario.
5) Spazi verdi e pubblici
Si deve favorire la gestione e la fruizione del verde urbano, si deve ampliare il numero di parchi cittadini, e si devono risistemare quelli esistenti. Si deve rifunzionalizzare la villa comunale che ad oggi non è altro che un grosso spartitraffico.
6) Raccolta differenziata
Si deve lavorare per portare la raccolta differenziata al 70% entro cinque anni. Ci si deve concentrare sulla differenziazione e sul compostaggio della frazione umida. Si deve passare dalla attuale tassa a una tariffa basata sul reale impegno dell’utente nel differenziare, si deve lavorare per limitare la produzione e il consumo di imballaggi superflui.
7) Salute
Oggi si ritiene che siccome a San Giovanni Rotondo c’è vento, l’inquinamento non sia una realtà. Purtroppo non è così, il nostro non è più un paese agro-pastorale e l’inquinamento non esiste semplicemente perché non viene monitorato. Si devono installare delle celle di monitoraggio, che permettano al territorio di comprendere se la salute dei cittadini è sotto controllo.
8) Energia e risparmio energetico
Si devono innescare delle politiche di progressiva riconversione degli impianti di riscaldamento con particolare attenzione all’energia solare, si devono introdurre sistemi di edificazione legati al risparmio energetico. Si devono promuovere iniziative per incentivare il consumo di acqua di rubinetto. Si deve incentivare l’utilizzo di prodotti biologici e del nostro territorio.
9) Qualità della vita
Si devono potenziare i servizi alla persona sia in qualità sia in quantità per gli anziani, i bambini, le famiglie, i diversamente abili, gli immigrati, i soggetti a rischio di nuove povertà. Per tutto questo è necessaria un’adeguata preparazione del personale al quale va garantito un adeguato trattamento economico. A questo scopo è necessario rafforzare il rapporto con l’ambito territoriale di San Maro in Lamis per attivare buone politiche con il Piano di Zona. Va inoltre posta un’attenzione particolare sulla gestione del disagio giovanile.
Si devono creare spazi di quartiere di incontro e di socializzazione: nuovi spazi di servizio alle famiglie per favorire i rapporti ludici tra genitori e figli, nonni e nipoti, organizzazione di doposcuola, arricchimento dell’offerta formativa, valorizzando le competenze di studenti che tornano dopo la laurea e sono in quella difficile transizione che li porterà da studenti a lavoratori e di insegnanti in pensione che hanno ancora molto da dare, rendere disponibili mediatori culturali per una corretta conoscenza di culture e mondi diversi.
10) Iniziative per il turismo, la cultura, lo sport e il tempo libero
Oggi il turismo è un sistema. Non si può pensare al turismo senza cultura o senza sport. San Giovanni Rotondo non può pensare al proprio turismo concentrandosi solo sui pellegrinaggi, i credenti non sono limoni da spremere. Si deve consolidare l’accoglienza dei pellegrini ma, si deve allargare il proprio sguardo proponendo le bellezze naturali e i propri percorsi naturalistici, la propria storia e la propria cultura.
Si devono programmare iniziative turistico-culturali di buon livello facendo sistema con i comuni limitrofi e ripristinando i nostri luoghi per renderli fruibili a cittadini e turisti.
Il comune deve mettere spazi e sostegno a disposizione di iniziative culturali decentrate da organizzare nei vari quartieri soprattutto quelli che di solito sono poco coinvolti. Creare (rimodulando strutture già esistenti) un Ostello della Gioventù per favorire un turismo alternativo e incrementare gli scambi con giovani di altri paesi.
Si deve inoltre ripensare il rapporto con l’università di Foggia per eventuali ricerche e studi sul territorio.
VENERDÌ 18 MARZO ALLE 18.30
AL CHIOSTRO COMUNALE
INIZIA IL CAMBIAMENTO
SONO INVITATI PERMANENTI:
ITALIA DEI VALORI
LISTE CIVICHE PER IL CAMBIAMENTO
CITTADINE E CITTADINI