Intervista a Nicola Fini, cantante dei Faberi
Parte oggi, la nuova rubrica dedicata alla musica di SanGiovanniRotondoNET.it.
A curarla, Lord Kain, (alias Bruno Gorgoglione) artista e cultore di ogni genere musicale, grazie a lui scopriremo i talenti che San Giovanni Rotondo custodisce, i segreti delle grandi colonne sonore e le recensioni dei dischi che hanno fatto la storia della musica.
Benvenuto a bordo Lord!
Ciao Nicola! Come va?
Bene, grazie.
E i Faberi? Dimmi qualcosina di questo gruppo di amici…
Un bel gruppo di amici prima ancora che musicisti. Oramai sono quasi due anni che suono con loro e devo dire che ho trovato una bella realtà. Mi piace soprattutto l’approccio alla produzione musicale: con serietà senza essere troppo “bacchettoni”. Devo dire che la passione che ognuno di noi mette nel progetto è il collante giusto per un gruppo abbastanza eterogeneo.
Com’è andata la serata musicale che avevate in programma al teatro Giordano di Foggia? Sembrava un progettino abbastanza ambizioso…
L’11 gennaio è stata una serata magica! Hai ragione, il progetto era un pò ambizioso, ma alla fine i risultati ci sono stati: stiamo ricevendo un sacco di complimenti da chi conosce e ascolta De Andrè e anche da chi non lo conosceva.
Dopo un anno di preparazione è stato per noi il raggiungimento di un grande obbiettivo. Tra l’altro il teatro era pieno e questo per noi è motivo di grande soddisfazione soprattutto perché ci ha dato la netta impressione che Fabrizio sia ancora vivo nel pubblico, che sia ancora ascoltato ed apprezzato e questo ci fa immensamente piacere. In fondo suoniamo per questo, per tenere vivo il ricordo di uno dei più grandi poeti del ‘900 italiano.
Fabrizio De Andrè… già solo pronunciarlo questo nome suscita emozione! E forse anche un pò di timore reverenziale per noi “comuni musicisti mortali”: che effetto ti fa riproporre al pubblico la poesia di questo grande artista?
Sicuramente l’approccio a Faber non è assolutamente leggero, non lo si prende con superficialità. Ascolto De Andrè da sempre, da quando mia madre mi suonava le canzoni de “l’indiano” come ninnananna. Poi l’ho scoperto come intellettuale. E cantare le sue canzoni è un’emozione unica e non ringrazierò mai abbastanza i Faberi per avermi dato quest’occasione! Personalmente cerco di interpretare le canzoni per quello che trasmettono a me, di interpretarle “a modo mio”, senza cercare di imitare questo o quell’atteggiamento, questa o quella parlata. Ma, la vera fortuna, è quella di suonare con musicisti di livello, gente che sa il fatto suo, che riescono a mettermi a mio agio anche nelle situazioni più difficili. Sai, quando hai una formazione musicale di livello ti senti anche più sicuro e questo è un bene, enorme.
Vi capita di metterci qualcosa di vostro nei brani che suonate o ne riproponete l’originalità, magari anche nella ricerca dei suoni stessi?
A dire il vero cerchiamo di riproporre la stessa atmosfera che si crea quando si ascolta Fabrizio ma qualche variazione, ogni tanto, ce la concediamo ma cerchiamo sempre di rimanere fedeli all’interpretazione originale.
Seguendovi in giro per il Gargano una delle cose che ho molto apprezzato è l’ottima amalgama e sintonia che viene fuori dalla vostra band: in pratica è davvero piacevole ascoltarvi! Avete mai pensato di scrivere qualcosa di vostro?
A dire il vero no. Questo è un progetto che nasce per portare in giro le parole e la musica di Fabrizio de Andrè, ed è quello che continueremo a fare. Spesso ci chiedono di inserire nel repertorio qualche brano di altri artisti, come Tenco; probabilmente, quando avremo proposto tutte le canzoni di Fabrizio e non sapremo cosa proporre, allora penseremo ad altri artisti!
Avete altri progetti per il futuro? Altre date?
Certo! Come date già siamo al lavoro per le prossima stagione, e a breve avrete novità! Come progetti adesso porteremo in giro “Il Testamento di Faber…” cercando di raggiungere un pubblico sempre più lontano. Poi chissà, magari penseremo ad un altro spettacolo, ma oggi è presto per pensare a tutto ciò, adesso dobbiamo pensare a promuovere questo spettacolo.
Chiudi tu l’intervista nel modo che ritieni più opportuno!
Che dire…. Se non grazie a tutti coloro che fanno si che il progetto Faberi vada avanti, il pubblico che ci segue sempre numeroso, i musicisti ed i tecnici che collaborano con noi, grazie a te e a tutti i giornalisti che a vario titolo si sono interessati a noi, grazie a tutti quelli che ci criticano e a quelli che si complimentano. Ma soprattutto, grazie a Fabrizio De Andrè, senza il quale tutto ciò non sarebbe mai stato possibile!
LK
Se siete dei musicisti, solisti, band e avete un progetto artistico potete scrivere a:
kain.kb@gmail.com
Bruno Gorgoglione
Salve e grazie per il caloroso benvenuto! Spero che questa rubrica possa essere finalmente una finestra sulla scena musicale in generale ed in particolare su quella garganica, che ha tanti talenti e artisti nascosti che hanno bisogno di far sentire ancor più la loro già bella voce e l’energia delle proprie note!
Il mio personale benvenuto e ringraziamento a tutti coloro che si avvicineranno a questo nuovo progetto… Sarà un bello spazio che permetterà a tutti noi di crescere e sviluppare la propria sensibilità musicale!
Ricordate che il nostro cuore non è nient’altro che il metronomo che scandisce i ritmi della nostra vita!
LKBruno Gorgoglione