Una vicenda intricata che si gioca su più fronti
Continua senza sosta la protesta dei parcheggiatori licenziati lo scorso 26 ottobre dalla ditta Centra Srl. Azienda che nel frattempo ha lasciato l’appalto per la zona internazionale ufficialmente perché economicamente sconveniente, rimanendo comunque in veste di “custode” in attesa della nuova procedura di appalto che l’Amministrazione sta preparando.
Per tutta la giornata di ieri gli operatori dei parcheggi a pagamento sono saliti sul tetto del Palazzo di Città mostrando uno striscione che invoca l’intervento del Prefetto. Di fatti nei giorni scorsi i sindacati ed i lavoratori hanno protocollato una richiesta di incontro al Prefetto di Foggia, Luisa Latella, chiedendo un tavolo tecnico tra lavoratori, Amministrazione e lo stesso Prefetto al fine di mettere sul tavolo le iniziative e la concertazione per uscire da questa situazione di crisi.
Intanto i lavoratori fanno sapere che la ditta Centra srl questa mattina avrebbe manifestato verbalmente la volontà di reintegrare i lavoratori, che nel frattempo hanno impugnato i licenziamenti davanti al giudice, ma solo dopo un incontro con le parti in causa: Azienda, lavoratori e Amministrazione. “Abbiamo riferito quindi questa intenzione al Sindaco, il quale ci ha risposto che al momento non vuole interloquire con nessuno in quanto sarebbe intento a procedere con gli atti amministrativi in merito” le parole dei lavoratori.
Dunque una vicenda sempre più intricata che si gioca su più fronti. C’è il contenzioso tra lavoratori e azienda, sulla legittimità del licenziamento e l’atto impugnativo dello stesso davanti al giudice.
C’è il braccio di ferro tra Comune e la stessa azienda, sulla rescissione con dolo dell’appalto. Il Comune avrebbe avviato la procedura di rescissione in danno dell’appalto in quanto alcuni vincoli del contratto di appalto non sarebbero stati rispettati, in primis il livello occupazionale dei lavoratori. Procedura che non vedrebbe d’accordo l’azienda che in questo caso sarebbe costretta a versare un risarcimento al Comune e quindi vedrebbe pregiudicata la possibilità di ripresentarsi in futuro ad una nuova gara pubblica di appalto .
Infine la partita tra i lavoratori, che chiedono venga garantito il loro diritto a mantener un posto di lavoro che li vede impiegati da dieci anni, e l’Amministrazione che stando a voci di corridoio starebbe valutando di formulare un nuova gara di appalto con la diminuzione del monte orario occupazionale per i lavoratori.