… vorrei…
Siamo tutti adulti e maturi per non credere più a Babbo Natale, ma ho deciso che quest’anno la letterina gliela scrivo lo stesso.
Caro Babbo Natale, quest’anno mi piacerebbe chiederti un regalo utile per la nostra città: quest’anno, per San Giovanni Rotondo, vorrei un Sindaco!
Portaci un Sindaco, che convincesse i nostri figli e a noi tutti a tornare a votare, perché rassicurati dal fatto che ancora esiste una buona politica per dare fiducia a noi cittadini.
Regalaci una classe dirigente che sappia interpretare il cambiamento, che comunichi con tutti i cittadini e non si chiuda nelle loro stanze.
Caro Babbo Natale, la nostra città è in preda ad una terribile crisi d’identità: sono due i sindaci che non sono riusciti a portare a termine il loro mandato. Il Sindaco attuale sta ultimando il suo, mantenendo equilibri con i consiglieri d’opposizione. Viviamo in una città, dove sembra carnevale ogni giorno. Cambi di giunta, poltrone scavalcate per abbracciare quella sempre ambita maggioranza.
Sembra una maledizione caduta sulla testa di questa comunità, che tanto soffrì per portare questa città alla luce.
Questa è una terra che sa cosa significhi la sofferenza e il dolore e non lo ha mai dimenticato. Dobbiamo imparare a difendere la nostra città dagli attacchi di chi la disprezza.
Ci piacerebbe che la nostra città scoprisse il passato per coniugarlo con il futuro, passando per un presente migliore.
Caro Babbo Natale, vorremmo esultare in uno stadio “Antonio MASSA” che avesse una sicurezza e una capienza all’altezza di una città definita dell’accoglienza.
Ci piacerebbe che il verde in città non fosse solo vegetazione spontanea, ma curato. Il verde in una città, oltre ad essere ossigeno, è vita sana per i cittadini e, quando è anche ben curato, rappresenta il tocco di bellezza e gentilezza per tutti.
Ci piacerebbe che si coltivasse la cultura della progettazione della città partecipata dai cittadini.
Ci piacerebbe che le strade di accesso alla città fossero più dignitose nell’aspetto e nell’urbanistica.
E poi vorremmo, e vorrei, che tu, caro Babbo Natale, ci ascoltassi e ascoltassi la voce di tanti cittadini che, malgrado tutto, non intendono rassegnarsi a veder morire la città nella quale sono nati tanti figli nostri, che hanno contribuito a renderla bella e ricca di Cultura.
Non so se potrai esaudire tutti i desideri, che per molti sono dei sogni e delle utopie, ma i sogni e le utopie servono proprio a questo: a farci camminare.
Berto Dragano