La vera storia dei bambini che unirono l’Italia nell’ultimo libro di Giovanni Rinaldi
«I bambini affamati erano tanti. Cominciava il tempo umido e freddo e non c’era carbone. I casi pietosi erano molti, moltissimi. Bambini che dormivano in casse di segatura per avere meno freddo, senza lenzuola e senza coperte. Bambini rimasti soli o con parenti anziani che non avevano la forza e i mezzi per curarsi di loro.» Così scrisse Teresa Noce, dirigente dell’Udi, Unione donne italiane, che fu l’anima del grande sforzo collettivo avviato all’indomani della Seconda guerra mondiale per salvare i piccoli del Sud condannati dalla povertà. Li accolsero famiglie del Centro-Nord, spesso a loro volta povere ma disposte a ospitarli per qualche mese e dividere quel che c’era. Un’incredibile espressione di solidarietà che richiese un intenso lavoro logistico, con il coinvolgimento di medici e insegnanti. E che non fu priva di ostacoli, tra cui la diffidenza della Chiesa timorosa dell’indottrinamento filosovietico, con qualche parroco che avvertiva: «Se andate in Romagna i bimbi li ammazzano, se li mangiano al forno». Giovanni Rinaldi raccoglie queste storie da oltre vent’anni: partendo dalla sua terra, il Tavoliere delle Puglie, ha viaggiato in ogni regione d’Italia parlando con tanti ex bambini dei «treni della felicità». Franco che non aveva mai dormito in un letto pulito. Severino che non era mai andato in vacanza al mare. Dante che non sapeva cosa fosse una brioche. Rosanna che non voleva più togliere l’abito verde ricevuto in regalo, il primo con cui si sentiva bella. Con le loro voci e un’accurata ricostruzione storica Giovanni Rinaldi disegna un mosaico di testimonianze di prima mano, divertenti e commoventi: il ritratto di un’Italia popolare eppure profondamente nobile.
Giovanni Rinaldi, scrittore, ricercatore di storie orali, fotografo e documentarista antropologico, ha dedicato molta parte delle sue ricerche ad approfondire una grande e non molto conosciuta storia di solidarietà e impegno sociale del Dopoguerra: i cosiddetti “treni della felicità”. Erano questi i convogli che trasportavano i bambini poveri del Sud verso il Centro Nord, dove sarebbero stati ospitati per un certo tempo da famiglie non sempre abbienti, ma desiderose di dare aiuto ed assistenza ai meno fortunati. Per anni, Rinaldi ha rintracciato, ascoltato e intervistato i protagonisti di questa grande pagina di coesione e solidarietà quanto mai attuale. Tante singole vicende che compongono il racconto corale di un’Italia unita.
Tra le iniziative per la Festa del 25 aprile il circolo ANPI, in collaborazione con il Comune di San Giovanni Rotondo, organizza la presentazione dell’ultimo libro di Giovanni Rinaldi , “C’ero anch‘io su quel treno”.
Il volume, pubblicato da Solferino, reca un sottotitolo quanto mai significativo: “La vera storia dei bambini che unirono l’Italia.” Gennaro Tedesco e Filomena Perna dialogheranno con l’autore raccogliendo le testimonianze di quella che è stata definita la più bella storia di solidarietà politica e sociale da quando esiste la Repubblica italiana. Interverranno anche Michele Crisetti, sindaco di San Giovanni Rotondo e Michele Del Sordo, presidente A.N.P.I. San Giovanni Rotondo.
L’evento si svolgerà martedì 26 aprile alle ore 18.30, presso il Chiostro Comunale.