Ma è polemica sul ridimensionamento dei fondi
Con l’entusiasmante concerto dei Cantori di Carpino, guidati dal grandissimo Antonio Piccininno, 100 anni il prossimo febbraio, è andata in archivio la ventesima edizione del Carpino Folk Festival. Non è stato n grande festival, ma gli organizzatori ce l’hanno messa tutta per portare sul Gargano il meglio della musica popolare internazionale, ma non è stato facile. “E’ stato un festival in salita ha dichiarato a caldo Antonio Basile -, difficile ed in rimonta. Un festival che inevitabilmente aveva generato alte aspettative per essere alla sua XX edizione.
Bisogna ringraziare tantissima brava gente e le istituzioni locali, anche per l’armonia ritrovata. Non c’è da ringraziare coloro che prima agli inizi di giugno e poi il 23 luglio ci hanno fatto il regalo di ridurci il finanziamento nascondendosi dietro tecnicismi che non hanno nulla a che fare con il movimento culturale che hanno reso la Puglia una regione musicale.
Non è con il brand che si crea sviluppo in Puglia. Tanto più quando sotto il brand si mettono le Puglie l’una contro l’altra.
La Regione deve riequilibrare la distribuzione territoriale delle risorse e le Agenzie debbono essere al servizio di tutto il territorio regionale. Perché gli operatori turistici e quelli culturali debbono avere le stesse occasioni dal Gargano al Salento e perché chi deve decidere la destinazione non può essere orientato con soldi pubblici per lo stesso turismo in un territorio a discapito degli altri della stessa regione”.