Il sangiovannese rimane leader della classifica generale
Si è concluso con un doppio secondo posto il weekend del Barni Racing Team sul circuito di Imola, terzo appuntamento del Campionato italiano velocità Elf CIV. Il campione italiano in carica nella classe Superbike Michele Pirro, dopo aver ottenuto la piazza d’onore in gara 1, si è ripetuto anche in gara 2 vincendo una battaglia tiratissima con Lorenzo Zanetti.
Dopo le torride temperature del venerdì il caldo ha allentato un po’ la morsa al sabato. Tutti i piloti sono riusciti a migliorare i propri tempi, compresi quelli del Barni Racing Team: Pirro ha tolto 0.9 s. dal tempo della Q1 stampando un 1’48.743 che gli ha permesso di conquistare la terza posizione sulla griglia di partenza.
In gara 1, partito dalla seconda fila, Pirro ha avuto un ottimo spunto e alla prima variante si è subito accodato a Savadori. Il trentaduenne di San Giovanni Rotondo ha cercato di tenere il passo dell’avversario, ma quando ha capito di non averne abbastanza ha messo al sicuro la sua seconda posizione senza prendersi rischi e pensando soprattutto alla classifica di campionato.
Al via di gara 2 Pirro ha avuto un buono spunto ma è transitato quarto alla prima curva dietro Savadori, Zanetti e Mantovani. Dopo aver superato agevolmente la BMW di Mantovani nel corso del secondo giro, il #51 si è incollato alla Ducati Panigale R di Zanetti cercando di gestire la gara e studiando da dietro l’avversario. A due giri dalla fine, alla curva 3, Pirro ha infilato il rivale prendendosi la seconda posizione, mantenuta fino alla bandiera a scacchi.
In classifica Pirro si conferma in testa con 140 punti, seguito a distanza siderale da Savadori, 98 punti, Cavalieri 68 e Zanetti 64.
Michele Pirro #51 Ducati Barni Racing Team
“Non aver fatto la giornata dei test qui all’inizio di giugno ci ha sicuramente penalizzato, anche se non è stato quello che ha fatto la differenza, bensì un altro fattore: l’Aprilia potendo usare il cambio della Superbike è avvantaggiata in uscita dalle curve strette come le varianti o i tornanti, qui ce ne sono tanti. Noi dobbiamo usare marcia più lunga e in accelerazione perdiamo tanto. Quando ho capito che non avrei potuto tenere il ritmo di Savadori, ho cercato di fare la mia gara. Se non puoi vincere devi ottenere il miglior risultato possibile ed è quello che ho fatto. Non avevo il passo di Savadori. Anche in gara 2 dovevo solo limitare i danni e così ho fatto. Non c’erano riferimenti con il V4 su questa pista e si è visto: chi partiva già da una buona base di assetto, come l’Aprilia o la Panigale R, è andato molto forte, noi abbiamo un grandissimo potenziale, ma dobbiamo ancora lavorare”.