Un evento organizzato dalla Pro Loco nell’ambito della programmazione estiva R…estate in città! 2009
Alle ore 21 di domenica 26 luglio
Clown Gionni, erede di una delle più antiche famiglie circensi, quella dei MIETITORE-BENINATI, con le sue abilità circensi e i ritmi del teatro, coinvolgerà il suo pubblico in una sequenza di gag spassose ed esplosive.
Salite e prendete posto, dunque, sarete Voi i passeggeri privilegiati e protagonisti di questo viaggio fantastico! Proprio con la vostra complicità, il Clown Gionni realizzerà uno spettacolo nello spettacolo, servendosi della magia, del mimo, della giocoleria e di tutti quei meccanismi che conservano il patrimonio storico della tradizione circense, come la comicità propria dei clown, tramandata verbalmente da generazione a generazione.
Un po’ di storia…
Gianni Montatori – in arte, Clown Gionni – è erede di una delle più antiche famiglie circensi (MIETITORE-BENINATI), dalla quale ha imparato una forma di spettacolo affascinante, coinvolgente ed entusiasmante: IL CIRCO.
Nell’Ottocento, durante fiere e sagre popolari, in spiazzi polverosi di paese, in locali di fortuna oppure nei saloni dei castelli e dei palazzi ove abitavano i signori dell’epoca, era facile poter assistere a spettacoli allestiti da compagnie girovaghe di teatranti.
Alcune famiglie di artisti, soprattutto quelle del nord Italia ed in particolar modo del nord-est, abbandonarono quella forma di spettacolo in cui gli artisti si esibivano al centro del pubblico, il quale faceva da corona e contribuiva con offerta libera, per realizzare il Casotto o Baraccone trasportabile. Quest’ultimo venne poi ribattezzato Teatro Mobile o anche Carro di Tespi, per diventare successivamente, dapprima Parapioggia e poi Circo, dove l’ingresso del pubblico era a pagamento.
Tra queste, le famiglie BENINATI, Zavatta, Zamperla, Spinetto, Medini, Pozzi, Bisbini ed altre passarono dal Teatro Mobile al Circo.
La storia iniziò qui, quando, nel lontano 1895, vennero alla luce i nonni del Clown Gionni: in
Le famiglie MIETITORE-BENINATI, teatranti girovaghi, sui loro “carrozzoni dei comici”, mitici carri coperti da un telo e trainati da un ronzino, viaggiavano su strade polverose di campagna, con a bordo attori, bambini, masserizie ed effetti di scena, regalando a tutti sorrisi ed emozioni.