Quei prezzi
mancanti…
Si parla di combattere i commercianti e i
parcheggiatori abusivi, gli ambulanti e, insomma, chi nel commercio non si
attiene proprio alle regole; se ne fa un gran vociare, ma fino ad adesso nulla
di nuovo è avvenuto. Ma una riflessione rivolta ai signori commercianti
"regolari" del mio paesello bisogna pur farla visto che, con le
dovute eccezioni, tanto "regolari" non sono.
All’interno delle vetrine e all’interno dei
negozi è obbligatorio che i prezzi siano esposti? Nel mio paese, mi sa di no.
Si entra nei negozi con aria circospetta tra i commessi che ti chiedono “posso
esserle d’aiuto” o la commessina “snob” che masticando con la bocca
aperta una cicca con accento romano, ma che di Roma non è: “Ciao, cchetteserve?”
Ciao a me!… Ma cchi tte conosce!! E poi una volta data una qualche
indicazione sul capo di abbigliamento che ti serve, adottano una sorta di
strategia psicologica: pensano che la gente provi vergogna di chiedere il
prezzo e una volta che si presentano alla cassa si paga ciò che gli viene
detto! Un altro prezzo immaginario è quello del prezzo “a simpatia”. "Mi
scusi, quanto costa questo…." il commesso o il gestore del negozio ti
squadra da sopra a sotto e viceversa pensando “quando gli posso fregare a
questo?” E ti spara una cifra esorbitante, ma se accompagnato dal “è l’ultimo
capo e lo do via a metà prezzo” oppure “visto che la prima volta che
viene le faccio uno sconto eccezionale” lo compri più
volentieri; ma la delusione è appena dietro l’angolo quando vieni a sapere che
lo stesso articolo lo vendono in qualche altro negozio la metà di quanto appena
pagato.
Eppure la legge è chiara: il prezzo di
vendita e il prezzo per unità di misura, quando previsto, devono essere
indicati per tutti i prodotti in modo inequivocabile e facilmente leggibile,
sia all’interno del negozio che in vetrina. Sono poche le eccezioni, come
per chi vende giornali o riviste, o per esempio per opere d’arte, oreficeria e
antichità, che per motivi di sicurezza devono mostrare il cartellino del prezzo
solo all’interno del negozio.
Non è di molto tempo fa la notizia che a
Modena, per esempio a seguito di un controllo effettuato dalla Polizia locale,
la maggior parte dei negozi del centro sono stati contravvenzionati per ben
oltre 1000 Euro per la mancata esposizione dei prezzi.
Nel mio paese, invece, è raro
trovare un negozio soprattutto di abbigliamento che esponga il cartellino dei
prezzi mettendo al massimo in pianta stabile il cartello “vetrina in
allestimento” quale “escamotage”.
Probabilmente ci vorrebbero più controlli,
ma si sa che qui da noi vige il “vivi e lascia vivere………"
Carlo Cardone