Grande successo di pubblico per la manifestazione a sostegno del No
Sabato 3 c.m., a San Giovanni Rotondo, presso l’auditorium di piazza De Mattias, Andrea Pertici, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università di Pisa e membro del comitato scientifico di Possibile, il movimento politico guidato da Pippo Civati, ha illustrato le modifiche apportate alla Costituzione dall DDL Boschi-Renzi.
Il professor Pertici, il cui intervento è stato seguito da un pubblico attento e numeroso, è stato preceduto dall’introduzione della professoressa Siena, portavoce del comitato San Giovanni Possibile e referente del Comitato per il NO di San Giovanni Rotondo.
La portavoce di Possibile si è soffermata sulla legge elettorale in vigore dal 1/07/2016, il cosiddetto Italicum, che unito alle modifiche alla Costituzione, comporta di fatto il cambiamento della forma di Stato, trasformando la Repubblica da parlamentare a premierale.
Il professor Pertici da parte sua, ha condotto un’analisi approfondita delle maggiori trasformazioni del testo costituzionale, modificato in ben 47 articoli e, a tale proposito, ha tenuto a sottolineare come gli obiettivi che la riforma si propone (tra tutte la riduzione dei costi della politica e la semplificazione dei processi normativi), non vengano affatto raggiunti nonostante le opposte dichiarazioni degli estensori della legge.
Al contrario, da un’approfondita lettura del testo approvato il 14/4/2016 senza la maggioranza richiesta per la sua entrata in vigore, risulta chiaro che il vero obiettivo della riforma è la contrazione dell’autonomia del Parlamento, già oggi fortemente ridotta dai continui ricorsi alla fiducia, ai maxiemendamenti e ai decreti legge, a tutto vantaggio dell’esecutivo.
Al termine dell’intervento, il professor Pertici ha risposto alle numerose sollecitazioni e domande a lui sottoposte da parte dei presenti, ricordando come il referendum che si terrà prossimamente, essendo confermativo e non abrogativo, non richieda il raggiungimento del quorum perché sia valido e come, per respingere la riforma costituzionale sia necessario votare NO.