La nostra città conferma i progressi nella raccolta differenziata
Si è svolta a Bari nell’ambito dell’Ecoforum Puglia “Semplificazioni, innovazione e partecipazione: un Piano regionale per una Puglia verde e circolare”, la XIII edizione di Comuni Ricicloni Puglia, l’annuale rapporto che mostra la situazione regionale sulla gestione sostenibile dei rifiuti e premia le performance dei Comuni.
Il Premio Comuni Ricicloni è assegnato ai Comuni che raggiungono la media percentuale di raccolta differenziata pari o superiore al 65%, obiettivo fissato dalla normativa nazionale. Grazie a una rete in continua crescita di amministrazioni e cittadini attenti all’ambiente, in Puglia la media percentuale di raccolta differenziata nel 2020 è stabile al 54,68%, mentre nei primi mesi del 2021 si attesta al 58,34%,
Sono stati 113 i premi assegnati, 8 i Comuni Rifiuti Free, ossia gli enti che oltre ad aver superato il 65% di raccolta differenziata hanno anche contenuto la produzione pro capite di secco residuo al di sotto dei 75 Kg/anno/abitante.
Solo Barletta è Capoluogo di Provincia Riciclone grazie al 70,9% di RD mentre resta fanalino di coda Foggia con il 21,9%.
Tra i comuni premiati anche San Giovanni Rotondo che vede incrementare la percentuale di raccolta differenziata dell’anno 2020: 68,9% contro il 64,4% registrato nel 2019. Ogni cittadino sangiovannese produce in media circa 110 Kg di rifiuti all’anno.
In pochi anni la nostra città ha fatto passi da gigante nella raccolta differenziata passando dal 58 % del 2017 al 62,3 % del 2018 fino alle percentuali attuali con il superamento della fatidica soglia del 65%. San Giovanni Rotondo si conferma quindi tra le realtà più virtuose in una regione dove la differenziata è in costante crescita.
Troppi ancora, purtroppo, i Comuni che rientrano nella categoria Gli indifferenti: ben 37 le Amministrazioni comunali che nel 2020 non hanno raggiunto il 10% di RD o non hanno effettuato alcuna registrazione sul Portale dell’Osservatorio Regione Rifiuti Puglia.
L’elaborazione dei dati si riferisce al 2020 e si è articolata in tre diverse fasi: raccolta e verifica, elaborazione ed incrocio (con eventuale verifica e chiarimenti direttamente con i Comuni), definizione delle classifiche. I dati, inoltre, sono stati raccolti attraverso l’Osservatorio Regionale dei Rifiuti e pertanto sono stati presi in considerazione quelli comunicati direttamente dai Comuni, i quali hanno l’obbligo di inserirli sul portale entro e non oltre il giorno 15 del mese successivo al mese di riferimento.
“Questa edizione si colloca in un periodo storico per la nostra regione molto importante, in quanto proprio il 15 ottobre scorso la Giunta Regionale ha approvato il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti. – ha dichiarato Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia – Grazie a una rete in continua crescita di Amministrazioni e cittadini attenti all’ambiente, salgono a 113 i Comuni Ricicloni. Il passaggio da un’economia lineare ad una circolare è possibile solo grazie alla diffusione delle azioni messe in campo dalle Amministrazioni virtuose e dai Sindaci che pongono maggiore attenzione alla gestione dei rifiuti prodotti dai loro cittadini. Bisogna dare anche una risposta concreta ai cittadini dei Comuni pugliesi, a partire da quelli più virtuosi, con l’obbligo della tariffazione puntuale, in nome del principio “chi inquina paga” per far pagare meno le utenze che producono le minori quantità dei rifiuti da smaltire. Affinché la Puglia sia una regione ‘Circolare’, – continua Ronzulli – è fondamentale realizzare impianti seri per il trattamento dell’organico, così come quelli delle frazioni secche. Soprattutto impianti di tipo anaerobico in cui i rifiuti, attraverso un processo di ‘digestione’, vengono trasformati in biogas utilizzabile per la trasformazione in energia termica o elettrica, oppure, con un ulteriore processo di purificazione, divenire biometano. Per far questo è fondamentale far cadere i campanilismi e le barricate ideologiche e attraverso la partecipazione, legge regionale sulla partecipazione n.28/2017, iniziare a dire più Sì per una Puglia Verde e Circolare”.
“La Puglia deve uscire definitivamente dall’era delle discariche e degli inceneritori ma per farlo deve sviluppare sistemi di raccolta differenziata domiciliare e tariffazione puntuale in tutti i Comuni, – ha sottolineato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – a partire dai Capoluoghi, e costruire gli impianti di riciclo, a partire da quelli che producono compost e biometano. Non c’è più neanche l’alibi della mancanza di risorse pubbliche visto che è stato da poco pubblicato il bando del Ministero della Transizione ecologica con cui sono stati destinati 1,5 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per i progetti sulla differenziata e per la costruzione degli impianti dell’economia circolare. I Comuni pugliesi non perdano questa occasione e presentino i progetti al Ministero. Il popolo inquinato dagli impianti di smaltimento non può più attendere”.