Le idee per la riqualificazione del progetto RE.SP.I.R.O. degli alunni dell’Isituto “Melchionda-De Bonis” premiate dall’Università di Foggia
Gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Melchionda-De Bonis” di San Giovanni Rotondo sono stati premiati nell’ambito del concorso “La città che vorrei”, MiC – USR Puglia Ambito Territoriale Foggia – Università di Foggia, con la motivazione: “premio assegnato al plastico per il suo carattere multidisciplinare, creativo e innovativo”.
La premiazione è avvenuta martedì 23 maggio 2023 nell’ambito del FRI 2023, Festival della ricerca e dell’innovazione organizzato dall’Università di Foggia, presso l’Aula Magna dell’Ateneo.
Gli alunni di due classi della scuola primaria, la prima e seconda D, hanno realizzato un plastico che rappresenta l’intervento di rigenerazione di uno spazio di un quartiere, limitrofo a quello dell’Istituto.
La scelta dell’area è nata dopo aver avuto notizia che lo spazio era stato individuato per la realizzazione di una riqualificazione e per la quale era possibile effettuare proposte di progettazione condivisa. Il progetto di rigenerazione RE.SP.I.R.O. (Recupero Spazi Inclusivi, di Resilienza e Ospitalità), riguarda uno spazio verde attiguo al Centro Polivalente “Emma Francavilla” frequentato da persone diversamente abili e anziani. L’idea è oggetto di un progetto proposto dall’associazione Legambiente e finanziato dalla Regione Puglia, attraverso Puglia Capitale Sociale 3.0, avviso finalizzato allo sviluppo della cittadinanza attiva e alla promozione del welfare di comunità, e cofinanziato dal Comune di San Giovanni Rotondo, Coop. Atena e che coinvolge una fitta rete di Istituti scolastici, associazioni e numerosi volontari coinvolti.
Gli alunni hanno accolto con entusiasmo l’idea di poter vedere realizzate le loro idee: la progettazione del un plastico ha consentito loro di misurarsi con il tema della diversità, con le regole di convivenza sociale e contribuire con un approccio di condivisione, imparando a riconoscere le barriere architettoniche e a trovare soluzioni per la loro eliminazione, nell’ottica di una visione di città accessibile.
Dalle sollecitazioni pervenute dagli alunni sono stati individuati tre spazi, all’interno dei quali inserire i vari percorsi.
“Area della convivialità”: è stato pensato come uno spazio nel quale le persone possano trascorrere del tempo insieme: per giocare, fare piccole attività e lavori, condividere momenti di festa. Sono state previste panche e tavoli, alberi per creare ombra nei mesi estivi e illuminazione che, per una parte, si attiva nel momento in cui viene rilevata la presenza delle persone, grazie a sensori audio , in modo da stimolare gli ospiti a comunicare. Nel plastico lo spazio è stato attrezzato con panchine realizzate in cartone e tavoli di legno di recupero. Nello spazio sono stati inserite luci e sensori audio.
“Orto nostro”: la realizzazione dell’orto, oltre a consentire la partecipazione degli abitanti del quartiere per la cura (e quindi di molti degli alunni che vivono in prossimità), consente agli ospiti del centro di compiere attività per facilitare l’autonomia della persona (la raccolta e la preparazione degli ortaggi consente lo svolgimento di attività fino motorie e incentiva la coordinazione oculo-manuale) e aiutarli ad affrontare la routine giornaliera. Le verdure dell’orto sono state realizzate con pasta di sale, mentre gli alberi con scovolini ripiegati e nastrini.
“Sensi e sensazioni”, uno spazio pensato per amplificare i cinque sensi:
- le sensazioni tattili con un percorso da effettuare a piedi con superfici diverse alternate tra loro: sassolini, muschio, sabbia, terriccio, legno, erba e via così; inoltre le mani potranno “suonare” pali flessibili colorati; nel plastico sono stati usati: cannucce, sabbia, ponpon , sassolini di vetro e di ceramica, stuzzicadenti colorati.
- l’udito con la realizzazione di Qr code che propongono i suoni degli uccelli del territorio (rondine , cuculo , civetta ) e una scatola nel suono che si attiva con un sensore di luminosità nel momento in cui si apre per riprodurre i suoni del bosco;
- la vista con la realizzazione di un angolo dei fiori, un’esplosione di colori soprattutto durante la fioritura e la possibilità di ampliare la visione con la presenza di caleidoscopi;
- l’olfatto sarà sollecitato, oltre che dal profumo dei fiori, anche da quello delle piante della macchia mediterranea menta, rosmarino, timo, mirto;
- Il gusto potrà essere stuzzicato assaggiando i frutti di alcune piante tipiche del territorio che verranno piantumate: corbezzolo, prugno, sorbo, mandorlo, arance, limoni.
Nella proposta del plastico l’area presa in esame avrà il suo perimetro circondato da una pista ciclabile e la sua illuminazione sarà garantita da lampioni alimentati con pannelli solari e attivati con sensori di luminosità (lampioni crepuscolari).
Il plastico è stato realizzato dagli alunni con materiali di riciclo (cannucce, semi, bottiglie, carta da parati, carta e cartoni), pasta di sale, mentre la parte “elettrica” con l’utilizzo di moduli elettronici ad aggancio magnetico, Littlebits.
Oltre al plastico gli alunni sono stati coinvolti nella realizzazione di un video che racconta le fasi di realizzazione e di preparazione del progetto.