Maggioranza compatta sull’aggiornamento dell’accapo sull’ex Gimpac
Ci si aspettava una sorta di resa dei conti nel Consiglio Comunale andato in scena ieri sera per discutere ancora una volta dell’accapo riguardante l’ex Gimpac, questione che ha di fatto diviso l’assise e la maggioranza di governo nei mesi scorsi portando ad una profonda crisi dalla quale il sindaco Crisetti stenta ancora ad uscire. Non è stato propriamente così: la maggioranza sembra aver trovato la quadra sulla questione votando per l’aggiornamento dopo un tavolo tecnico. L’opposizione ha fermamente criticato il modus operandi attuato fino ad ora ma ha dovuto piegarsi alla volontà della maggioranza, ‘ingoiando il rospo’ dell’ennesimo rinvio.
Ad inizio seduta c’è stato l’intervento della consigliere di opposizione Nunzia Canistro la quale ha sollecitato l’amministrazione ad attenzionare la vicenda dei parcheggiatori, che nei giorni scorsi hanno manifestato anche in Prefettura, e quella relativa alla Masseria Agropolis. E’ fresca la notizia che il complesso è stato ‘riconsegnato’ dalla Regione nuovamente al Comune di San Giovanni Rotondo, che ora dovrà valutare nuovi progetti di rilancio dell’immobile situato il località Pantano.
Si è poi passati alla discussione dell’accapo ‘della discordia’: l’adozione del piano di recupero della zona industriale ex Gimpac. Ad arringare l’amministrazione sono stati la portavoce del Movimento 5 Stelle Nunzia Palladino e il capogruppo della Lega Mauro Cappucci.
Quest’ultimo ha accusato la maggioranza di ‘mettere sotto i piedi la democrazia’ rilevando come nel giro di un anno due dirigenti abbiamo dato pareri discordanti l’uno dall’altro.
La discussione è proseguita per circa tre ore con gli interventi dei vari consiglieri. Toni accesi e solito clima da bagarre prima di arrivare ad una conclusione condivisa dalla maggioranza che ha trovato anche l’accoglimento della consigliera Canistro.
In pratica il Consiglio ha deciso per un aggiornamento dell’accapo dopo un tavolo tecnico in commissione alla presenza del relatore del procedimento e di altri esperti. Una soluzione ‘politica’ per portare in aula un deliberato completo di tutti i crismi di legittimità.
Come sottolineato dal consigliere Antonio Pio Cappucci (Gruppo Misto) c’è, infatti, la necessita di integrare il provvedimento e di conformarlo pienamente dal punto di vista tecnico e legale.
Dal Sindaco intanto nessuna parola sullo stato dell’arte della crisi. Il prossimo consiglio comunale potrebbe essere l’appuntamento giusto per fornire risposte alla città.