Crisetti: “L’immobile è ancora di proprietà della Regione Puglia”
Il Consiglio comunale di San Giovanni Rotondo è tornato a riunirsi dopo oltre quattro mesi di stop. Una seduta ‘particolare’ svoltasi on line sulla piattaforma Zoom, a causa delle restrizioni dovute all’emergenza Coronavirus.
E’ proprio sullo stato dell’emergenza Covid-19 nella nostra città che il consigliere Giuseppe Mangiacotti ha incalzato il primo cittadino. “Noi sindaci – ha ribadito Michele Crisetti – riceviamo le informazioni ufficiali dai Prefetti due o tre volte alla settimana, dati non sempre aggiornati. Certezze sui numeri reali non ne abbiamo. Come sapete la Regione nel suo bollettino quotidiano assegna una fascia, un ‘range’ dal quale deduciamo che San Giovanni Rotondo assieme ad altri paesi della provincia è tra i comuni con il numero più alto di contagi. Per questo la Prefettura ci ha raccomandato di non allentare la presa sui controlli del territorio specialmente nei prossimi giorni”. Alla richiesta di Mangiacotti di convocare una seduta monotematica sulla questione, Crisetti ha risposto che intende convocare un consiglio sull’emergenza Coronavirus da analizzare sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista gestionale sulle azioni da intraprendere a tutela delle attività commerciali e turistiche.
Anche la consigliera di Fratelli d’Italia Nunzia Canistro a proposito della ripartenza delle attività ha lanciato una proposta: concedere a bar e ristoranti il 50% di suolo pubblico in più gratuitamente.
Anche Giuseppe Miglionico (UdC) si schiera dalla parte delle attività commerciali dichiarando che “sarebbe opportuno mettere in campo tutte queste iniziative prima della scadenza degli emendamenti da apportare al bilancio. Bisogna spostare somme dei vari capitoli per creare un fondo che possa aiutare esercenti e famiglie in difficoltà. Lavoriamo tutti insieme per ripartire in questa fase 2 con più serenità”.
Tra i punti all’ordine del giorno c’era l’attesissima manifestazione di interesse per la valorizzazione della “Masseria Agropolis”. Sul tavolo la presa d’atto del protocollo d’intesa tra il Comune di San Giovanni Rotondo e l’Associazione World Area Cinevillage finalizzato alla procedura negoziata per l’acquisizione del complesso sito in località ‘Pantano’ che da oltre un decennio versa in condizioni di grave degrado.
La proposta dell’Associazione World Area Cinevillage prevede la realizzazione di un polo internazionale di formazione cinematografica e audiovisiva, attrezzato per fornire servizi ad aziende, studenti, fino alle produzioni televisive. “Si tratta – riferiscono i promotori in una nota stampa – di una riconosciuta realtà, apprezzata a livello internazionale, che potrebbe creare occasioni concrete di sviluppo e occupazione anche alla luce dei finanziamenti del Contratto di Sviluppo della Capitanata predisposto dal Governo”.
La consigliera Marianna Natale (Lega) espone tutta la questione della Masseria Agropolis e il progetto dell’associazione Cinevillage per il suo recupero, chiedendo quali azioni intende intraprendere l’amministrazione.
La struttura ad oggi si trova in condizioni di incuria e abbandono, e presenta allagamenti nei locali sotterranei dovuti alla rottura di quattro pompe idrauliche.
La consigliera del Movimento 5 Stelle Nunzia Palladino sollecita l’amministrazione a prendere una decisione mentre Antonio Pio Cappucci, che ha annunciato ufficialmente la nascita del gruppo consiliare ‘Riformisti per San Giovanni Rotondo’ (composto anche dai consiglieri Lucia Mischitelli in veste di capogruppo e Mauro Ciavarella), chiede di salvaguardare le casse comunali e non spendere risorse quando mai vitali in questo frangente.
Per Mangiacotti la proposta di Cinevillage è una opportunità che va colta al volo: “Se c’è qualcuno che vuole acquisire questo bene senza nessun onere per il Comune ben venga”.
Per qualcuno la questione ‘Agropolis’ potrebbe rivelarsi come un secondo caso “Bramante” ed è quello che l’amministrazione vuole evitare: “E’ inutile dire che da anni Agropolis è una cattedrale nel deserto – ha dichiarato il sindaco Crisetti – con tante responsabilità sulla gestione per così dire allegra negli anni passati. Ad oggi il bene è ancora di proprietà della Regione Puglia visto che ancora non avviene la cessione al nostro Ente. Siamo in una situazione di immobilismo che ci impedisce di prendere ogni decisione sulle sorti dell’immobile. Non possiamo decidere da soli perché non siamo proprietari e capite bene tutte le conseguenze che potrebbero portare l’adozione di atti amministrativi. Una volta che sarà sbrogliata questa matassa sule competenze saremo ben lieti di sederci ad un tavolo per negoziare con i soggetti interessati alla valorizzazione e rilancio del sito. Purtroppo si tratta di un bene bloccato da anni su queste beghe burocratiche e bisogna andarci coi piedi di piombo per impedire che ci si ritorca contro come avvenuto per altre questioni in passato. Ad oggi un decreto di trasferimento di competenze non c’è: è un bene della Comunità Montana in liquidazione e quindi della Regione. Il Comune non ha alcun potere, vale la pena ribadirlo”, ha concluso il primo cittadino.
Per Miglionico (UdC) il rilancio di Agropolis può rappresentare “una nuova possibilità per i giovani della nostra città da un punto di vista formativo, sportivo e occupazionale. Il progetto proposto merita di essere attenzionato, con tutte le tutele e le garanzie del caso”.
Il Presidente del Consiglio comunale Salvatore Ricciardi parla di un problema di legittimità e di costi: “La Regione spende molte decine di migliaia di euro per le spese di manutenzione che ancora oggi ci sono. Inoltre il sito è ubicato in una zona con rischio idraulico alto. Il Comune oggi purtroppo non è nelle condizioni di sottoscrivere alcun protocollo d’intesa. Non abbiamo nessun diritto su quell’immobile”.
Al termine della discussione l’accapo viene bocciato dalla maggioranza. Una questione che è destinata a far discutere nei prossimi giorni.