Bagno di folla per il Premier che ha partecipato all’evento organizzato dalla BCC
Un palatenda strapieno ha accolto ieri pomeriggio il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, tornato nella sua San Giovanni per prendere parte alle manifestazioni di chiusura dei 100 anni della Banca di Credito Cooperativo.
Il Premier è giunto nella struttura situata all’interno del Parco del Papa poco dopo le 18 accolto dal presidente della BCC Giuseppe Palladino, dal Prefetto uscente di Foggia Massimo Mariani, dal Presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta e dal Commissario prefettizio del Comune di San Giovanni Rotondo Antonio Incollingo.
Al suo ingresso nella tensostrutture il Premier è stato accolto da un lungo applauso. Qui ha salutato Mons. Franco Moscone, vescovo della nostra diocesi, e il Consiglio di Amministrazione della BCC.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente della BCC Giuseppe Palladino, Conte ha preso parte alla tavola rotonda “Cooperazione e credito, crescita sostenibile del territorio“. Poi si è sottoposto alla lunga intervista curata dal giornalista del Tg1 Francesco Giorgino. Molti i temi sul banco: stabilità del governo, tasse e mezzogiorno.
Sul caso Siri il Premier è stato chiaro, dimissioni senza se e senza ma: “Ho ascoltato il diretto interessato, raccogliendone istanze e posizioni, dopo di che in coerenza ho portato a termine un certo percorso annunciando quella che è la decisione più giusta, sofferta ma che ritengo sia la migliore, anche perché non è pensabile che l’azione di governo possa essere collegata alle tappe di una vicenda giudiziaria”.
Insomma una questione spinosa che comunque per il Premier non mette a repentaglio la stabilità del governo Lega-5 stelle: “Mi spiace che la competizione elettorale europea abbia offuscato l’azione di Governo, che non ha mai subito rallentamenti. Lo dimostra il fatto che, anche nei momenti dialetticamente più accesi, abbiamo varato un decreto sulla crescita contenente 45 articoli pieni di misure a sostegno dell’economia, delle medie e piccole imprese. Il segno che stiamo lavorando per voi”.
Sul tema fisco Conte ha una sua idea: “Ritengo, da giurista, che il sistema fiscale italiano sia tra i più iniqui e inefficienti, stiamo lavorando molto per riformarlo. Ci piacerebbe tutto d’un tratto realizzare una misura omogenea per generare una pressione fiscale più bassa, ma ragionevolmente non sarà possibile ottenerla. Tuttavia, la nostra strategia è chiara e c’è una commissione che sta lavorando a questo. Stiamo studiando misure che servono alla crescita del paese, che non vogliamo sia solo economica, ma anche nel segno dell’equità e della giustizia sociale. Lo 0,2% dell’ultimo trimestre non deve essere un fuoco di paglia, ma il segno di un trend positivo. Abbiamo registrato 60mila occupati in più rispetto a febbraio, e se compariamo i dati rispetto al 2018 siamo a 114mila posti in più. Ma ciò che è cambiata è la qualità dell’occupazione, ci sono più rapporti stabili”.
Infine il Presidente del Consiglio si è soffermato sul tema Mezzogiorno: “Dobbiamo eliminare la sfiducia, scacciare rassegnazione e stereotipi inutili. Le nostre misure riguardano in prevalenza il Sud, ma bisogna spendersi in prima persona. Io l’ho fatto con il contratto di sviluppo per la Capitanata, per il Molise; presto ne realizzeremo altri per la Basilicata e la Sardegna. Poi ci sono le Zes (Zone economiche speciali), ma è fondamentale fare sistema”. Il Premier al termine della serata ha ricevuto una targa dalla BCC come socio onorario della banca e una maglietta celebrativa della tappa del Giro d’Italia, che arriverà a San Giovanni Rotondo il prossimo 16 maggio.
Una giornata intensa quella di Conte, che in mattinata era stato ospite del Liceo ‘Giannone’ di San Marco in Lamis, la scuola dove ha studiato e dove si è diplomato 36 anni fa. Qui ha salutato molti ex compagni ed ha consegnato le pergamene ai ragazzi diplomati nello scorso anno scolastico. Arrivato poi a San Giovanni Rotondo, a sorpresa, attorno all’una, Conte ha pranzato alla mensa della Caritas in corso Umberto I, assieme al neo Direttore Generale di Casa Sollievo Michele Giuliani, anche lui amico dei tempi del liceo.
E questa mattina Giuseppe Conte ha partecipato alla messa in occasione del 63mo anniversario dell’inaugurazione di Casa Sollievo della Sofferenza, celebrazione officiata da Mons. Franco Moscone nella cappella maggiore dell’ospedale.