Seduta straordinaria, venerdì 30 novembre
Ai sensi degli artt. 39 e 42 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio, il Presidente del Consiglio dispone la convocazione del Consiglio Comunale in adunanza d’urgenza per il giorno 30 novembre 2018 alle ore 8.00 in prima convocazione.
Saranno discussi i seguenti argomenti all’ordine del giorno:
- Variazione al Bilancio di Previsione 2018/2020 – Assestamento generale ai sensi dell’ART. 175 del D.LGS. N. 267/2000 (PROP. N. 107/2018);
- Legge Regionale 4/12/2009 N. 31. Programma per attuazione del Diritto allo Studio – ANNO 2019 (PROP. N. 106/2018);
- Riconoscimento del debito fuori bilancio maturato a seguito dell’atto di pignoramento presso terzi notificato dagli eredi Bramante/Comune ai sensi dell’ART. 194 LETT.A D.LGS N.267/2000 (PROP. N.72/2018).
Come di consueto la seduta si terrà nella sala consiliare di Palazzo San Francesco.
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Il presidente del consiglio in una nota inviata ai consiglieri spiega perchè la convocazione del Consiglio Comunale e l’approvazione dei relativi accapi è indifferibile ed urgente:
- il Collegio dei Revisori dei Conti con nota prot. n. 35391 del 27/11/2018 ha invitato il sottoscritto “a convocare con la massima urgenza il Consiglio Comunale per l’assestamento e la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2018/2020 che dovrà essere deliberato entro il 30/11/2018 alfine di evitare danni gravi all’Ente”;
- il perentorio termine del 30 novembre è stabilito dall’art. 175 del d.lgs. n. 267/00 e che nel caso del mancato ripristino degli equilibri di bilancio si genererebbero numerosi debiti fuori bilancio e si renderebbe improcrastinabile l’obbligo di immediata interruzione di numerosi servizi comunali;
- altresì, la delibera di assestamento contiene l’iscrizione in bilancio di un mutuo da contrarre con la Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento del debito fuori bilancio eredi Bramante/Comune, da riconoscersi obbligatoriamente ai sensi dell’art. 194, comma 1 lett. A, TUEL;
- la mancata approvazione del programma di attuazione del diritto allo studio per l’anno 2019 precluderebbe all’Ente la possibilità di acquisire i relativi contributi regionali, quantificabili in circa euro 100.000,00 (euro centomila/00).