Inaugurato ed abbandonato
Appena una settimana fa assistevamo all’inaugurazione in ‘pompa magna’ del nuovo punto di informazione turistica sito sul piazzale di Santa Maria delle Grazie. Un battesimo che ha visto anche l’onorevole presenza del nostro vescovo Monsignor Michele Castoro.
“Inauguriamo questo nuovo servizio rivolto all’accoglienza, comprensivo anche di una sala multimediale, nell’ottica di migliorare l’offerta dei servizi diretti a soddisfare le esigenze conoscitive di cittadini e pellegrini”. Queste le parole pronunciate dal sindaco Luigi Pompilio lo scorso 26 settembre.
Ci duole constatare però che a distanza di una settimana alle belle frasi di rito non sono seguiti i fatti. L’infopoint è infatti malinconicamente chiuso agli utenti. Alcuni operatori commerciali della zona hanno contattato la nostra redazione per palesare questo disservizio: “Che senso ha inaugurare un nuovo ed innovativo servizio per i turisti per poi tenerlo chiuso dal giorno dopo?”, ci chiedono. In effetti una volta recati sul posto abbiamo constatato di persona la situazione con un gruppetto di turisti toscani in attesa dietro la porta alla ricerca dell’orario di apertura. “Rimarremo due giorni a San Giovanni Rotondo. Vogliamo approfittare per visitare il paese, e ci hanno indirizzati qui alla ricerca di informazioni. Abbiamo atteso un po’ nella speranza che qualcuno aprisse. Vuol dire che ci rivolgeremo al personale del nostro albergo”, è stato l’amaro commento del gruppo di pellegrini.
In effetti che senso ha tenere un infopoint appena inaugurato chiuso? Forse è perché si deve programmare e pianificare il lavoro? Un’operazione che andava fatta sicuramente prima ossia quello di selezionare il personale idoneo a svolgere quella mansione.
Evidentemente la sindrome da “taglio del nastro” convulsiva che alberga ultimamente a Palazzo di Città ha preso il sopravvento sull’organizzazione logistica del nuovo servizio. Qualcuno ipotizza che l’infopoint entrerà e pieno regime a novembre. Quando il grande afflusso turistico si sarà fermato.
Speriamo solo che l’Amministrazione tenga conto della dimensione internazionale della nostra città, magari inserendo del personale multilingue in grado di interfacciarsi con la moltitudine dei pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. E che sia un punto informazioni con tutti i crismi, e non uno spazio adibito, come sovente accade, alla distribuzione di riviste religiose o addirittura di materiale pubblicitario.