Domani a Conza in provincia di Avellino l’inaugurazione di “Cuore"
Tutto pronto per l’inaugurazione di domani 25 marzo dell’opera “Cuore”, la scultura dell’artista sangiovannese Corrado Grifa che sarà presentata a Conza della Campania, comune della provincia di Avellino. L’opera verrà collocata nel rondò di corso De Sanctis ed è stata realizzata per ricordare Sergio Rosamilia che, a soli 23 anni, morì in un tragico incidente mentre si trovava alla guida di un’autoambulanza come volontario. Così, dopo questo tragico incidente, è nata la Giornata del Volontario.
Corrado Grifa è dunque risultato vincitore di un apposito bando sul tema “Volontariato e solidarietà, l’amore verso gli altri…”; un tributo non solo alla memoria del giovane Sergio, ma soprattutto al lavoro e al ruolo di chi quotidianamente si mette a disposizione degli altri: un riconoscimento all’azione dell’intero movimento del volontariato.
«Il concept che c’è alla base del monumento “Cuore” – ha dichiarato Grifa – fa riferimento all’organo più importante del corpo umano: il cuore. Partendo, infatti, dalla reale forma del cuore, ho cercato di semplificarla e di fare in modo di focalizzare maggiormente l’attenzione al cuore inteso come: “vita”, “amore”, “darsi agli altri”…, concetti molto forti che ho collegato a questa rotonda nel senso che in fondo nella vita “tutto gira intorno al cuore, anche la vita stessa. Girare intorno alla rotatoria rappresenterà ruotare intorno a se stessi e agli altri, per entrare in profondità, e non rimanere in superficie.»
«L’opera – continua Grifa – non presenta dei veri e propri prospetti principali, in quanto è stata pensata per essere guardata a 360°, quindi nel girare attorno a lei si potrà cogliere di volta in volta un nuovo punto di vista.» Alla giornata di riflessione prenderanno parte, oltre allo scultore, il giornalista Rai Gianni Porcelli (moderatore dell’incontro); l’onorevole Giuseppe Zamberletti, già commissario straordinario nei giorni del dopo terremoto; l’arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi, monsignor Francesco Alfano; Daniele Marrama, presidente del comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato della Campania; Gabriele Brunini, presidente nazionale della confederazione delle misericordie d’Italia e il presidente regionale dell’Anpas, Cesarina Alagia. Con loro il sindaco di Conza Vito Farese, il governatore della Misericordia di Sant’Angelo Gabriele Lucido e il presidente del CSV “Irpinia Solidale” Giovanni Spiniello.
Il monumento verrà inaugurato dopo la santa messa celebrata dall’arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi, monsignor Francesco Alfano, e dal correttore della Misericordia, don Rino Morra. L’iniziativa è stata organizzata grazie al “Comitato Sergio Rosamilia” e sostenuta dal centro servizi per il volontariato “Irpinia Solidale”, insieme al comune di Conza e alla Misericordia di Sant’Angelo dei Lombardi.
Lo spazio del cuore
Per ricordare un gesto d’amore come quello di Sergio Rosamilia bisogna andare verso il centro delle cose, bisogna raggiungere il cuore. Un gesto d’amore può essere rappresentato solo con un altro gesto d’amore. Fra le cose che l’uomo crea, l’opera d’arte è uno strumento adeguato per comunicare l’amore, in qualsiasi forma e intensità emotiva noi lo comprendiamo. Ma affinché questa ‘opera’ possa parlare, a sua volta, ad un altro ‘cuore’, ad esempio a quello della gente che passa in una piazza, certe volte guardando serena intorno a sé, altre volte, molte volte, passando distratta e preoccupata, bisogna trovare un simbolo che lasci traccia di sé, e la cui presenza in uno spazio pubblico possa riguardare il conscio e, perché no, anche l’inconscio di chi passa. L’artista ha pensato ad una scultura e monumento, per forare quella nebbia di indifferenza, ha scelto il simbolo stesso, del sentimento di cui stiamo parlando, il cuore. Corrado Grifa ha scelto il cuore per parlare del cuore. Certamente non la rappresentazione più ovvia e di consumo. Quell’immagine abusata sui prodotti e in icone animate scambiate in rete. Piuttosto l’artista ha guardato ad un cuore-spazio che parlasse dello spazio che crea nella società la ‘solidarietà’ umana. Un cuore in grado di esserci per ognuno di noi. Ha guardato, poi, al cuore-vuoto al gesto, non solo simbolico, ma terribilmente fisico, di donare la propria vita per gli altri. Il cuore-vuoto è quindi la mancanza che questa vita spezzata ha lasciato dietro di sé, gli affetti incompiuti, le gioie non vissute… la mancanza di una vita portata via molto presto. Il cuore-vuoto è, poi, un cuore che ha la possibilità di accogliere senza giudicare, perché è ampio, è vasto come il vuoto del cielo, tutti i contenuti che ognuno di noi vuole metterci dentro in questo cuore, trovano spazio e forma. Ogni passante può prendere lo spazio, tutto quello di cui ha bisogno, in un cuore-vuoto, accogliente, ampio, e mettervi dentro la propria solidarietà, la propria buona intenzione di vita, le proprie azioni consapevoli… Poi Corrado Grifa ha parlato del cuore-rosso, il cerchio di vita, che fa fluire la linfa dell’energia e del calore, della personalità e della creatività. Il rosso che celebra la forza, la natura infaticabile di un muscolo, dell’organo del ritmo, della nostra musica interiore, che non smette mai di funzionare per tutta la durata della nostra vita. Poi ci rappresenta il cuore-testimonianza del sacrificio di una vita per l’altra, dell’atto nobile di donarsi per il bene altrui. Infine, il cuore-misterioso che riempie di speranza la nostra vita transitoria, che ci coglie nei momenti d’amore, intimi e sociali. Quel cuore che scalda che riempie di gioia, il cuore-tenerezza che entra nella nostra vita come un vento sottile e riempie i nostri atti di una essenza ineffabile che si chiama ‘amore’.
Enzo N. Terzano
Doc. di Teoria e Metodo dei Mass-Media
Accademia di Belle Arti di Foggia
NELLA FOTO: bozzetto in radica di ulivo “Cuore” dello scultore Corrado Grifa