San Giovanni Rotondo in testa per contagi e decessi: 105 casi, 10 decessi.
Sono in totale 603 i casi accertati di positività al Covid-19 in provincia di Foggia. A renderlo noto uno studio epidemiologico condotto dall’Università degli studi di Foggia che fotografa la situazione da inizio epidemia fino al 5 aprile 2020. Un’incidenza sul totale della popolazione residente pari allo 0,97 per mille abitanti.
I pazienti ricorsi a ricovero ospedaliero sono stati 202 in tutta la Provincia, di cui 21 in terapia intensiva, 181 in ricovero “ordinario”, 234 in isolamento domiciliare e 69 in altre tipologie di strutture assistenziali.
I deceduti sono pari a 65, con un tasso di letalità pari a circa il 10,8%. Sono invece 33 i pazienti ufficialmente guariti dopo 2 esiti di tampone negativi a distanza delle 24 ore.
Anche nella nostra provincia l’incidenza pare maggiore per gli over 60 con oltre il 44% dei casi accertati. Mentre non è trascurabile nemmeno il dato aggregato per le altre fasce di età che riguarda complessivamente la restante percentuale dei casi. In sostanziale pareggio l’incidenza di genere, con 298 casi tra le donne e 305 tra gli uomini. Rispettivamente il 49,4% ed il 50,6%.
Sono invece 136 gli operatori sanitari risultati positivi, con 21 ricoverati dei quali 1 in terapia intensiva, 3 deceduti e 11 operatori dichiarati guariti.
Per i comuni si ha solo il dato assoluto di contagi e decessi. Il misero record spetta a San Giovanni Rotondo, prima in questa triste classifica con 105 casi accertati e 10 decessi, seguita da Foggia con 90 casi e 6 decessi. Terza per numero di morti è San Severo che ne conta 6.
L’allert con maggiore preoccupazione al momento riguarda l’impennata registrata nelle ultime settimane dell’incremento di positivi tra gli assistiti presso le RSA che risulta essere il maggiore come incidenza nelle settimane dal 23 marzo al 5 aprile. Mentre segnali positivi arrivano dalle mappe settimanali di incremento che mostrano segnali di un rallentamento nel corso delle ultime settimane, segno che le misure restrittive stanno avendo i loro effetti… ora però non bisogna abbassare la guardia.