Non un “liberi tutti”: le mascherine restano raccomandate soprattutto in quelle situazioni dove il rischio di assembramento è maggiore
Si allentano ulteriormente da oggi primo maggio le regole anti-Covid.
Dopo l’approvazione da parte della commissione competente della Camera dei Deputati del decreto “Fine Stato di Emergenza” il ministro della Salute Roberto Speranza ha, infatti, firmato l’ordinanza che recepisce il testo dell’emendamento sull’utilizzo delle mascherine al chiuso, come approvato dalla commissione.
L’ordinanza firmata il 28 aprile dal ministro Speranza, sarà in vigore dal primo maggio fino alla data di entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto-legge n.24 del 24 marzo 2022 e comunque non oltre il 15 giugno 2022.
Le nuove disposizioni invitano alla prudenza e raccomandano comunque di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico, tuttavia – si legge nell’ordinanza – è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli qualora si configurino assembramenti.
Quindi è ancora presto per dire definitivamente addio alla mascherina.
Pur tornando ad una graduale situazione di normalità la pandemia non è ancora sconfitta, come dimostrano i report settimanali che registrano ancora un’incidenza di contagi da non sottovalutare.
Pertanto dal Ministero della Salute arriva la raccomandazione di continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali individuali e collettive con cui abbiamo imparato a convivere negli ultimi due anni soprattutto nei luoghi più a rischio, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento insieme all’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo rappresentano gli strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia.
Quindi da oggi le mascherine si useranno molto meno, ma bisognerà sempre tenerle a portata di mano perché ci sono ancora delle situazioni in cui saranno necessarie.
In particolare resta l’obbligo di utilizzare le mascherine FFp2 per:
- aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone
- navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale
- treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità
- autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti
- autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente
- mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale
- mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado
- spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso.
È obbligatorio indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (RSA), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.
Anche a scuola la mascherina sarà ancora obbligatoria fino alla fine dell’anno scolastico, però per studenti, insegnanti e personale scolastico sarà sufficiente indossare la mascherina chirurgica.
Sulla scia della nuova ordinanza del Ministro della Salute italiano circa l’utilizzo delle mascherine al chiuso, in conseguenza della cessazione dello Stato di Emergenza dovuto alla pandemia, la presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha inviato una lettera ai vescovi con le nuove disposizioni valide dal 1° maggio al 15 giugno 2022.
L’andamento dei contagi risulta costante da qualche settimana e tale dato – si legge – porta a confermare le indicazioni della presidenza sull’uso delle mascherine che resta, a rigore, raccomandato in tutte le attività che prevedono la partecipazione di persone in spazi al chiuso come le celebrazioni e le catechesi, mentre restano obbligatorie le mascherine FFP2 per gli eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali.
Fino al 15 giugno 2022 resta in vigore anche l’obbligo vaccinale per gli insegnanti, il personale scolastico, le forze dell’ordine e per tutti i cittadini che hanno dai 50 anni in su, come già stabilito dal Consiglio dei Ministri con il decreto che ha sancito la fine dello Stato di Emergenza.
Mentre per medici, infermieri, personale sanitario e personale delle RSA, l’obbligo di vaccinazione resta fino al 31 dicembre.