Il primo cittadino ricorda le vittime del Coronavirus
È stato un momento toccante quello vissuto questa mattina in Piazza dei Martiri dove il Sindaco Michele Crisetti, unitamente al comandante della Polizia Locale Antonio Acquaviva e alcuni agenti, ha osservato, indossando la fascia tricolore, un minuto di raccoglimento per onorare tutte le vittime italiane del coronavirus.
Davanti al municipio, con la bandiera italiana ed europea issate a mezz’asta, Michele Crisetti raccogliendo l’appello dell’ANCI ha così reso omaggio alle vittime del terribile Covid 19 oltre che onorare l’impegno e il sacrificio degli operatori sanitari e di tutti coloro che stanno combattendo questa battaglia contro il male invisibile che sta paralizzando l’Italia e il mondo.
“Un gesto simbolico che esprime la vicinanza di tutte le città e di tutti i sindaci – ha dichiarato Crisetti al nostro portale – ai familiari delle vittime. Anche San Giovanni ha pagato a caro prezzo questa situazione. Un raccoglimento che ci deve spronare ad essere più solidali ed impegnarci tutti insieme per superare questo momento difficilissimo”.
Ed è proprio sulla solidarietà che il Sindaco ha posto l’accento invitando la cittadinanza ad aderire in massa all’iniziativa della ‘spesa sospesa’: “I sangiovannesi hanno un cuore grande e sono certo che in pochi giorni avremo una risposta eccezionale da parte della città. Come sapete, unitamente a questa iniziativa, a breve disporremo delle somme che il governo ha istituito per ogni comune proprio a sostegno delle fasce meno abbienti della popolazione. Le misure prese a livello nazionale sappiamo che a livello locale bisogna organizzarle a livello burocratico e per questo già siamo al lavoro. Una misura che verrà incontro alle esigenze di tutti, basandoci sui bisogni immediati delle famiglie in difficoltà”
Di seguito l’intervista completa.
Il primo cittadino ha poi affidato ai social le sue sensazioni sulla giornata: “Un pensiero a chi non c’è più. Persone, non numeri. Dietro le statistiche stilate ogni giorno dalle istituzioni ci sono madri, fratelli, figli, nonni, nipoti. Cari a cui abbiamo detto addio in solitudine, nel silenzio della nostra casa, con la dignità che è propria del dolore da cui non si può fuggire.
Un pensiero a chi lotta ogni giorno negli ospedali, a quanti di loro sono ancora in corsia a prendersi cura della vita degli altri. A quanti di loro non ci sono più.
Un pensiero a tutti noi che ci sforziamo di guardare al futuro con la speranza di tornare presto alla nostra vita di sempre, ai nostri progetti, alle nostre abitudini e alle nostre priorità, senza avere più paura“.