“Le mie dimissioni già pronte sulla scrivania”
Dopo la seduta del Consiglio Comunale di venerdì 25 maggio, annullata per mancanza del numero legale , il sindaco prende formalmente atto della spaccatura della sua maggioranza (o meglio ex) e lascia sulla pagina facebook “Comune di San Giovanni Rotondo” la propria dichiarazione, by-passando la Rete Civica ufficiale.
Si legge nella nota:
Nei prossimi giorni valuterò se ci sono le condizioni per recuperare la giusta condivisione di obiettivi che sono importanti per il futuro della nostra città.
Oltre alla questione politica, che sarà affrontata nelle opportuni sedi e in un prossimo serrato confronto tra le parti, esistono temi che non possono soggiacere alle ripicche politiche, mentre si trascurano questioni che rischiano di pesare come macigni per lo sviluppo della nostra comunità.
In questo senso, ho chiesto ai consiglieri che non hanno fatto mancare la loro presenza in consiglio comunale (Giuseppe Mangiacotti Claudio Russo, Claudio Pazienza, Antonio Pio Cappucci, Daniela Di Cosmo, Giuseppe Miglionico, Michele Pio Lombardi) di lavorare per trovare una rinnovata condivisione alle scadenze che attendono la nostra città.
Non è più il tempo dei giochi di palazzo, ma di lavorare con serietà per scongiurare i soliti rimpalli di responsabilità che sviliscono ogni sano e costruttivo confronto, nonché la realizzazione di una dialettica, magari forte nei toni, ma sempre orientata al bene supremo dei sangiovannesi, che non meritano spettacoli irrispettosi della volontà popolare.
Non è tempo di singoli calcoli e di personali convenienze. È tempo di ridare dignità alla politica, per trovare uno spirito di collaborazione vera, continuativa, decisa a raggiungere obiettivi che appartengono al bene comune. L’assenza in consiglio non è uno sgarbo alla mia persona, ma è una mancanza di rispetto verso la città e i tanti sangiovannesi che ci hanno accordato la fiducia. Si è consumato un tradimento del mandato popolare in nome di un populismo cieco, privo di prospettive, inconcludente per la città.
Abbiamo ottenuto risultati importanti, ottenendo finanziamenti che nessuna amministrazione comunale era riuscita ad avere prima. E siamo solo a metà del percorso!
Sarebbe un peccato vanificare, per vanagloria di qualcuno, una prospettiva che potrebbe regalare a San Giovanni Rotondo una programmazione decennale di finanziamenti e lavori, in un momento in cui lo stato del bilancio comunale permette, a malapena, la copertura delle spese ordinarie.
Qualora, a stretto giro, verificherò l’impossibilità a proseguire nella realizzazione del programma amministrativo con il quale mi sono presentato agli elettori esattamente ventitré mesi or sono, non avrò altra scelta che rimettere il mandato formalizzando le mie dimissioni, peraltro, già pronte sulla scrivania.