L’assise ha espresso la volontà di stilare un protocollo d’intesa per stabilire modi e termini del trasferimento delle reliquie del santo
C’era attesa per il consiglio comunale monotematico di ieri sera, convocato per discutere e approvare un documento a salvaguardia della permanenza del cuore e del corpo di Padre Pio a San Giovanni Rotondo.
Ieri mattina nella stessa aula consiliare l’amministrazione e il consiglio avevano incontrato il ministro provinciale del frati Fr. Francesco Colacelli a due giorni dall’evento dell’ostensione delle spoglie di San Pio. Colacelli, accompagnato dai componenti del definitorio provinciale, ha ribadito che nulla ancora è stato deciso per il trasferimento del cuore di San Pio a Pietrelcina, rassicurando il Sindaco. Un incontro cordiale seguito dalla visita esclusiva alle spoglie di padre Pio da parte della Giunta e del Consiglio Comunale.
Nel consiglio il Sindaco ha ribadito che «in merito al trasferimento del cuore, va in primo luogo riaffermata la necessità di rispettare e tutelare il desiderio che l’umile fraticello ha espresso in un testamento consegnato nelle mani dell’allora Sindaco cav. Francesco Morcaldi, ovvero la “volontà di essere sepolto in un cantuccio di questa terra”. Trasferire il “cuore di Padre Pio”, – ha continuato il primo cittadino – servirebbe solo a creare disorientamento e sconcerto. A testimonianza della predilezione di Padre Pio per questa nostra terra vi è la decisione di far seppellire nel Cimitero di San Giovanni Rotondo, anche i suoi genitori».
Pompilio ha inoltre sottolineato che tra la città di San Giovanni Rotondo e quella di Pietrelcina esiste da anni un gemellaggio che è sempre stato onorato da comportamenti di profonda stima e collaborazione.
Per sgomberare il campo da equivoci è stato letto l’atto di comunanza d’intenti sottoscritto dall’ex Sindaco Gennaro Giuliani, da S. E. Mons. Michele Castoro e dal Ministro Provinciale Fr. Aldo Broccato, e riportato nella delibera n. 18 del 19.04.2010, avente ad oggetto Solenne Atto Celebrativo “Traslazione di San Pio”, che testualmente recita: “Grati alla Divina Provvidenza che, nei suoi imperscrutabili disegni, ha dato a questa terra l’incommensurabile privilegio di far svolgere, per 52 anni, l’apostolato di Padre Pio, che ha irradiato sull’intera umanità straordinari doni spirituali; riconoscenti per le grandiose opere sociali, ispirate dal Santo, che tuttora espletano i loro benefici effetti a favore del territorio; tanto premesso, con il presente atto il Sindaco dott. Gennaro Giuliani, S. E. Mons. Michele Castoro e il Ministro Provinciale Fr. Aldo Broccato esprimono la gioia profonda per il meraviglioso evento e manifestano, ognuno per la parte che rappresenta, la volontà che le spoglie di San Pio da Pietrelcina resteranno, come da Suo desiderio, nella Città di San Giovanni Rotondo”.
Al termine dell’intervento di tutti i gruppi consiliari e delle associazioni no profit cittadine, che hanno chiesto di chiarire la loro posizione in merito alla vicenda, il consiglio comunale ha espresso in nome e per conto del popolo di San Giovanni Rotondo, viva preoccupazione circa l’intenzione espressa dal Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini, Frate Francesco Colacelli, di trasferire definitivamente il cuore di Padre Pio nella Città di Pietrelcina, il che potrebbe ingenerare tensioni con i pietrelcinesi, riaffermando la motivata contrarietà al trasferimento del cuore e di qualsiasi altra parte del corpo, presso altre sedi, auspicando che il rapporto tra i due Enti prosegua con il consueto senso di rispetto e nello spirito voluto da San Pio da Pietrelcina.
Per questo l’assise ha invitato monsignor Castoro e i Frati a tener conto della volontà popolare che chiede di preservare e custodire il cuore ed il corpo di San Pio da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo e di rispettare gli impegni già sottoscritti con la delibera n. 18 del 19.04.2010.
Infine il consiglio ha espresso la volontà di procedere alla stesura di un protocollo d’intesa con i confratelli di Padre Pio che stabilisca in maniera definitiva modi e termini per il trasferimento della reliquia del cuore di San Pio in altri luoghi, solo temporaneamente ed in occasione di particolari ed importanti eventi religiosi legati alla sua vita.
Insomma una comunione di intenti che si spera, alla vigilia del grande evento dell’ostensione, possa distendere il clima teso di questi giorni tra autorità laiche e religiose.
alv