Ecco il perché della dipendenza dal sale…
Il sale migliora l’umore delle persone e crea una sorta di dipendenza simile a quella della droga. Ecco perché a molti piace mangiare il cibo salato anche se fa male alla salute. A sostenerlo è stato un gruppo di ricercatori della University of Iowa in uno studio pubblicato sulla rivista Physiology & Behavior.
I ricercatori sono convinti anche che mangiare senza sale potrebbe rendere le persone più depresse. L’uomo ha bisogno di sale per aiutare i fluidi a passare attraverso il corpo, ma consumarne troppo contribuisce ad aumentare i livelli della pressione arteriosa, esponendoci a malattie cardiache e ad altri problemi di salute.
Il sale è indispensabile per la macchina umana, poichè nei suoi composti è essenziale per la trasmissione dei segnali sensoriali; tanto che il sale lo puoi paragonare ai fili elettrici in un apparato elettronico. Oltretutto, dimostra una funzione importante nel regolare la pressione osmotica del sangue.
In caso di forti perdite di sali e acqua in caso disidratazione c’è il rischio di morte del paziente, al quale vengono immediatamente praticati interventi di ripristino dell’ acqua persa con una soluzione acquosa contenente lo 0,9% di cloruro di sodio (sale) in “soluzione fisiologica”.
Questo è il metodo più veloce per ripristinare la funzionalità del corpo umano ed è principale fluido usato in medicina per curare la disidratazione. Per arrivare alle loro conclusioni, i ricercatori hanno effettuato una serie di esprimenti sui topi e hanno scoperto che, quando le cavie sono state private di sale, hanno perso il piacere per le cose di cui in genere godono.
“Le cose che normalmente sarebbero piacevoli per i topolini – ha spiegato Kim Johnson, che ha coordinato lo studio – non ottengono lo stesso livello di gusto, il che ci porta a credere che un deficit di sale e il desiderio di esso possono indurre i principali sintomi della depressione“.
Infine, i ricercatori hanno rilevato dei cambiamenti nell’attività cerebrale dei topolini quando sono stati messi in condizioni di astinenza da sale simili a quelli provocati dall’astinenza da droga. “Questo ci suggerisce che il bisogno e il desiderio di sale possono essere collegati allo stesso percorso del cervello della tossicodipendenza e dell’abuso“, ha concluso Johnson.
Federico Fabrizio