Viene dall’America per aiutare i pazienti nel post-degenza e per tenerli occupati e distratti dal loro male
Lo shopping ‘terapeutico’ entra nelle corsie degli ospedali per aiutare i pazienti nel post-degenza e per tenerli occupati e distratti dal loro male e meno "assillanti" col personale ospedaliero. Raccontata dal New York Times, può sembrare una formula di assistenza un po’ noncurante nei confronti di chi soffre, ma non è detto che non possa far bene ai pazienti agevolandoli in quelli che possono essere i loro bisogni una volta usciti dall’azienda ospedaliera. Molti ospedali statunitensi, ha spiegato Timothy Zoph del Northwestern Memorial Hospital di Chicago, si stanno attrezzando per fornire ai pazienti ricoverati la connessione ad internet sul proprio ‘comodino’ e anche numerosi canali telematici per fare shopping online e leggere informazioni mediche. In realtà però, almeno per ora, non si tratterà di ‘centri commerciali’ per i pazienti, ha precisato Michael O’Neil della GetWellNetwork, compagnia di Bethesda che ha già ‘piazzato’ in molti ospedali Usa tutto l’armamentario per collegarsi ad internet in corsia, dai maxischermi ai comandi a distanza (tastiera e mouse) al letto del paziente. Piuttosto, ha detto, si propone ai pazienti una lista di prodotti che possano favorire la ripresa post-operatoria e di cui potrà aver bisogno al suo rientro a casa dopo le dimissioni. Navigare dal letto d’ospedale potrà servire a molto più che lo shopping, fornendo al degente anche informazioni utili sul fronte della salute, della propria malattia, nonché consigli per la prevenzione primaria, con canali medici dedicati.
Fonte: http://www.ordinemedicipa.it