Il segretario cittadino del PD replica al consigliere provinciale
Altro capitolo della guerra in atto nell’orbita del Partito Democratico di San Giovanni Rotondo. La settimana scorsa attraverso alcuni organi di stampa, nello specifico un talk show a TvGargano e dalle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno, il Consigliere Provinciale neo-eletto Gaetano Cusenza si era scagliato contro la locale sezione del PD, chiedendo senza giri di parole la testa del segretario cittadino Matteo Masciale.
Dopo alcuni giorni di riflessione è arrivata su Facebook la piccata replica del segretario democratico che contrattacca alle accuse di Cusenza.
“Incompetente” è detto di persona che non è in grado di parlare o giudicare autorevolmente su un argomento o una disciplina, per non averne sufficiente cognizione o esperienza – si legge nel post di Masciale intitolato Umile sfogo di un segretario politico di provincia -. Qualche giorno fa, mio malgrado, mi sono visto dare dell’incompetente da un “noto politico” locale per il sol fatto di non essermi premurato – nella veste di segretario cittadino del Partito Democratico – a farmi trovare pronto ad aprire la porta del partito al momento che Costui vi ha bussato. Tale delitto di lesa maestà, sempre a riferire del “noto politico”, imporrebbe come giusto corollario la pena delle dimissioni! Volete scoprire perché il predetto “noto politico”, campione degli spostamenti, ha bussato frettolosamente alla porta del Partito Democratico? Ebbene, alla luce della sua storia e del suo curriculum vitae la risposta è scontata e di facile intuizione: era alla ricerca disperata e spasmodica di una candidatura alle provinciali. Aspettativa più che legittima se non fosse che il predetto “noto politico” si è da sempre contraddistinto come un artista della transumanza”.
Masciale accusa Cusenza di aver di fatto silurato il Sindaco Gennaro Giuliani e di aver cercato nella successiva campagna elettorale, di accreditarsi come possibile candidato Sindaco della compagine di centro destra fino ad arrivare a sostenere la candidatura di Crisetti prima e di Pompilio al ballottaggio.
“L’abilità sopraffina nel cercare camaleonticamente il giusto posizionamento, utile a soddisfare la sua perenne sete di poltrone, è – purtroppo – inversamente proporzionale alla sua capacità di amministrare la cosa pubblica, che si è contraddistinta, da sempre, per inconcludenza e incoerenza – continua il comunicato -. A pensarci bene, essere apostrofato in tal maniera da siffatto oracolo significa, in fin dei conti, aver imboccato la strada giusta, cosa poco lusinghiera sarebbe stato il contrario! Caro “noto politico” dai modi saccenti e paternalistici, la lealtà, il rispetto e la coerenza sono valori non negoziabili. Non basta cambiare maglia e coalizione per rifarsi una verginità. Il Partito Democratico di San Giovanni Rotondo, a dispetto di quanto Lei possa ritenere, esiste e gode di ottima salute e, fin quando ne sarò dirigente, le porte saranno sempre aperte a tutti coloro – uomini e donne – armati di passione, rettitudine e coerenza. Non ci sarà più spazio solamente per i doppiogiochisti e gli opportunisti in cerca di vanagloria”, conclude la nota di Masciale.
Dalle premesse sembra che la battaglia sia destinata a durare a lungo.