“La città è ferma e senza prospettive”
L’assessore al Bilancio della Giunta Comunale Antonio Centra si è dimesso per motivi personali e familiari.
Di fronte a queste motivazioni, a nessuno è permesso fare commenti. All’amico Tonino vanno solamente i miei più cordiali auguri.
Chiarito questo aspetto e spostando l’attenzione sulla sfera pubblica, non posso sottacere che la Giunta Comunale è in piena e preoccupante crisi amministrativa e politica.
Solo qualche ora prima delle dimissioni di Antonio Centra, il coordinatore di Scelta Civica (Popolari per l’Italia?), il dottor Francesco Bisceglia, aveva scritto con chiarezza e determinazione – D’ora in poi saremo intransigenti sulle questioni fondamentali che riguardano la città – e indica alcune criticità della nostra Città: il PUG incompiuto, di cui si ha estrema necessità per regolamentare la nostra Città; la fogna bianca progettata dall’Amministrazione precedente e lasciata cadere dall’Amministrazione Pompilio; la differenziata, che interessa particolarmente questa maggioranza, più per i ragazzi che devono assumere per qualche mese, che per il servizio stesso di cui la Città ha bisogno.
Questa profonda crisi viene da lontano, anzi viene dai primissimi giorni dell’Amministrazione.
Pompilio nel 2011 vinse il ballottaggio con Bertani, ma le difficoltà iniziarono presto: dopo poche ore dal primo turno, due Consiglieri Comunali della coalizione perdente, incontrarono Pompilio a titolo esclusivamente personale e programmarono il loro futuro politico, nacque così l’accordo con i Socialisti, i quali, a detta dei più, furono sovrastimati ottenendo la delega all’Urbanistica e non solo. Poi gli impegni non mantenuti da parte del Sindaco nel costituire la Giunta. Inoltre la contestata e discussa scelta del Presidente del Consiglio, ancora le dimissioni di un Assessore e poi, a cascata, incontri, verifiche, liti, fino ad arrivare alla quasi completa modifica della maggioranza. Più della metà dei partiti e movimenti, che hanno fatto vincere con i loro voti Pompilio, sono passati all’opposizione, come buona parte dell’Unione di Capitanata, Agire Insieme, PDL, mentre due Consiglieri, che erano stati eletti all’opposizione, con naturalezza e senza una minima giustificazione politica, sono passati in maggioranza, ottenendo l’Assessorato ai Lavori Pubblici e non solo e completarono definitivamente l’intesa avutasi qualche ora dopo il primo turno.
Il Sindaco, con queste notevoli trasformazioni, non ha più la legittimità popolare.
E’ delegittimato.
E’ chiaro che tutto questo, ma soprattutto lo strapotere di pochi, ha creato la reazione decisa di Scelta Civica (Popolari per l’Italia?), che sono stati sempre fedeli e buoni (fin troppo) al loro posto.
E la Città? Ferma. Senza prospettive. L’Amministrazione Pompilio non ha un programma.
Qualche Consigliere di maggioranza, pochi mesi fa, vantava le grandi iniziative. Cosa? Aver messo un po’ di fiori all’ingresso della Città. Tutto qui? Si, tutto qui.
In altri tempi, per ragioni molto meno importanti, si decideva di cambiare il Sindaco, perché in un sistema democratico, quando il Sindaco e la sua maggioranza disamministrano e affossano la Città, devono togliere il disturbo, in fretta e possibilmente senza creare altri danni alla Città.
Cosa fare? E’ ora che le forze politiche, che non hanno avuto responsabilità amministrative in questi tre anni, con coraggio e senza fare il doppio gioco, come fa qualcuno, programmino il futuro della Città, senza perdere tempo, in quanto le sfide che ci attendono sono moltissime. Non possiamo farci trovare impreparati. Stiamo parlando di San Giovanni Rotondo e dobbiamo garantire una classe dirigente competente e onesta.
Gaetano Cusenza
LoSperoneGargano
Caro Gaetano,
non mi sembra che i fiori li abbia messi l’Amministrazione visto che c’è stato il concorso “ADOTTA UN’AIUOLA”.
Conosci benissimo i progetti dell’Amminiistrazipone
piuttosto datti da fare per far iniziare gli appalti,
piuttosto di fare il politico.Francesco Martino