La minoranza alza la voce contro alcuni comportamenti
Torna ad accendersi la querelle politica dopo la lunga pausa estiva. C’è attesa per la visita del Premier Giuseppe Conte che sarà a San Giovanni Rotondo in occasione del 50° della morte di Padre Pio. In attesa che venga stilato il programma ufficiale degli impegni istituzionali del Presidente del Consiglio, la minoranza consiliare sulla questione ha protocollato una dura missiva per chiedere il rispetto delle regole per quanto concerne la Conferenza dei Capigruppo.
“I sottoscritti Consiglieri Comunali – si legge nella nota n° 28013 protocollata oggi – avendo ricevuto in data 13 settembre senza numero protocollo, la convocazione della Conferenza dei Capigruppo Consiliari per il giorno 18 Settembre alle ore 11, con il seguente odg:‘ ‘Accoglienza e organizzazione della visita del Presidente del Consiglio prof. Giuseppe Conte e organizzazione del Consiglio Comunale”, comunicano che non parteciperanno in quanto ritengono di una gravità unica aver già organizzato sia l’accoglienza che il Consiglio Comunale in onore del Presidente, senza aver convocato preventivamente la conferenza dei capigruppo”.
“Si ritiene ancor più grave – continuano i consiglieri di minoranza – l’aver appreso dalla stampa la costituzione di un ‘comitato’ per la suddetta accoglienza, composto da Consiglieri Comunali. La costituzione normalmente è competenza della Conferenza dei Capigruppo. Signor Presidente del Consiglio, la sua palese scorrettezza vede la conferenza dei capigruppo espropriata delle funzioni politiche amministrative. Inoltre, i sottoscritti Consiglieri, si riservano di decidere se partecipare o meno alle manifestazioni o incontri in cui sarà presente il Presidente del Consiglio dei Ministri”.
Oltre alla visita del premier, in una ulteriore nota i consiglieri di opposizione puntano il dito sui ‘delegati’ che a loro avviso frequentano senza averne titolo le stanze dei ‘bottoni’.
“Dopo molteplici circostanze – scrivono – in cui nel corso di manifestazioni pubbliche il Comune di San Giovanni Rotondo è stato rappresentato da persone che non avevano la delega né di Assessore e né di Consigliere comunale e, dopo aver constatato personalmente che in più di un’occasione i componenti dello staff del Sindaco hanno presenziato a incontri o cerimonie pubbliche indicati con il titolo delegati del Sindaco e soprattutto, dopo aver preso atto che spesso cittadini senza nessun incarico formale partecipano ad incontri in nome e per conto del comune frequentando abitualmente gli uffici comunali, i sottoscritti chiedono di chiarire definitivamente i ruoli e le funzioni degli assessori, consiglieri, componenti dello staff del sindaco e di altri cittadini che secondo la norma non possono frequentare abitualmente gli uffici comunali”.
Questioni spinose alle quali l’amministrazione dovrà fornire spiegazioni.