di Gaetano Cusenza
I riflettori sulle Primarie del centrosinistra, per indicare il candidato Presidente della Regione Puglia, si sono appena spenti e altri se ne accendono sui Partiti e soprattutto sulla nostra Amministrazione Comunale.
A San Giovanni Rotondo, come del resto in tutta la Puglia, ha vinto Michele Emiliano. A lui l’augurio di buon lavoro e l’appoggio leale perché possa vincere le “secondarie”.
L’ex Sindaco di Bari ha catalizzato intorno a se una bella compagine. Erano veramente tanti. Tutta l’attuale minoranza in Consiglio Comunale composta da sette Consiglieri: Santoro, Crisetti, Bertani, Chiumento, Giuliani, Bisceglia, Gemma. Si è distanziato il consigliere Antonio Pio Cappucci, dichiarandosi apertamente a favore di Minervini.
Inoltre intorno ad Emiliano si sono schierati tutti i gruppi fuori dal Consiglio: in primo luogo il segretario del PD con tutta la sua segreteria, composta da renziani, civatiani e cuperliani. Appoggio molto convinto è arrivato dal Centro Democratico. Poi tanti e tanti altri, dall’ex Sindaco Giuliani agli ex Amministratori Giuseppe Siena, Giuseppe Russo, Pietro Fania, Antonio Centra, Michele Pennelli, Pio Di Giorgio, Pasquale Malerba, Michele Fania e altri ancora. Inoltre hanno sostenuto Emiliano gruppi dall’UDC dell’on. Cera ai rappresentanti dell’ex Italia dei Valori. Tutto questo numerosissimo gruppo ha portato a Michele Emiliano 1000 voti. Un bel risultato. Bisogna ammetterlo.
Minervini è stato sostenuto dal sottoscritto, dal consigliere comunale Antonio Pio Cappucci e da tanti, ma veramente tanti giovani che hanno creduto nella politica innovativa e originale dell’ Assessore Regionale, il quale si è fermato a poco più di 400 voti.
Hanno partecipato al voto 1500 persone. Un dato interessante, ma molto al di sotto delle Primarie del PD di un anno fa quando hanno partecipato al voto circa 2500 persone. La causa? Si è sentita forte l’astensione, annunciata per tempo, dei fratelli Mangiacotti.
Ma ora i riflettori tornano sull’Amministrazione Pompilio e sui gruppi politici.
Il Sindaco, da tempo, non ha più una maggioranza. Tra l’altro, dei Consiglieri che lo sostengono, alcuni non facevano parte della sua coalizione originaria, ma sono quelli che oggi, numericamente e politicamente, determinano le scelte dell’Amministrazione. Pompilio prova a nascondere tutte le sue difficoltà e le sue preoccupanti lacune sotto il tappeto della Fogna Bianca. Oggi, pare anche ai più sprovveduti, che la Fogna Bianca sia diventato l’ombrello sotto il quale il Sindaco si sta riparando. Pompilio mi dà tanto l’impressione di quel soldato, che a guerra finita, combatteva da solo. Occorrerebbe che qualcuno gli ricordasse che non ha più, da molto tempo, i numeri.
Potrebbero essere i Consiglieri dell’opposizione a ricordare a Pompilio che non ha più i numeri per governare, ma hanno altro a cui pensare. Chi è distratto dalla professione, chi dalla poca passione per la politica e chi candidamente ragiona così: <oggi sono Consigliere, del domani non c’è certezza>. Degli otto Consiglieri di minoranza solo alcuni si oppongono seriamente al Sindaco. E i Partiti? Premesso che a San Giovanni Rotondo sono scomparsi i Partiti che fino a qualche anno fa svolgevano attività di controllo o di critica o ancora meglio di proposizione, premesso questo, devo dire che quei pochi dirigenti ancora in circolazione si limitano a litigare, a criticare e a fare chiacchiere.
A tutto questo infantilismo, si contrappone, e meno male, un’altra Città solida, che continua a crescere e a crescere tanto. A giorni termineranno i lavori del nuovo Istituto di Ricerca della Casa Sollievo della Sofferenza. Una struttura che risponde in pieno ai desiderata e ai programmi di Padre Pio. Un tassello indispensabile per il mosaico del nostro Ospedale. Inoltre da alcuni mesi sono iniziati gli incontri in preparazione al Grande Evento del 2016 in cui festeggeremo i Cento Anni dell’arrivo di Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Tutto questo avviene senza che la Politica ci sia, senza che si faccia sentire e dia il suo decisivo contributo. C’è uno scollamento spaventoso tra la Città, con le sue risorse e le sue criticità, e la Politica, la quale è alle prese con i litigi e con le pratiche di espulsioni.
Penso che sia giunto il momento di offrire a San Giovanni Rotondo una Politica all’altezza della sua fama. Ritengo che da ora in poi ognuno tiri fuori tutte l’energie che si porta dentro e le metta a disposizione della nostra Comunità. Non del suo piccolo gruppetto o dei suoi interessi.
Nonostante tutto ho una fondata speranza.
Durante le Primarie ho visto tante e tante persone, soprattutto giovani, appassionarsi alla Politica di Minervini, fatta di proposte e idee innovative. Spero tanto che queste persone, lontana dai piccoli interessi di bottega, continuino a interessarsi della nostra Città. Mi auguro che questa gente sia lontano dalla Politica “contro” e apra una nuova stagione della Politica “per”.
La nostra Città ha bisogno di un nuovo programma sul turismo, sull’occupazione, sui giovani, sull’ambiente e sulle politiche sociali.
Papa Francesco alla settimana della Dottrina Sociale della Chiesa ha detto: “Per vivere bene non servono i soldi e gli affari. Servono tante persone che abbiano il coraggio dell’iniziativa”. Questo invito è rivolto ad ognuno di noi. Questa sollecitazione è essenzialmente per tutti quei concittadini, che fino ad oggi si sono limitati solo ad esprimere il proprio voto. E’ tempo di non dare più la delega in bianco, ma di scendere in campo.
Gaetano Cusenza