di Gaetano Cusenza
Il pomeriggio di venerdì 15 giugno presso la Biblioteca Comunale di San Giovanni Rotondo, si sono vissuti momenti di gioia, mista a commozione.
Questi sentimenti sono stati provocati dal Convegno dal tema: “Disabilità: Problema e Messaggio” L’incontro è stato organizzato da don Vincenzo D’Arenzo, in qualità di Presidente dall’Associazione don Michele di Gioia, con la collaborazione del Cinecircolo Piergiorgio Frassati, l’Associazione Città Attiva e Aprodis, con il patrocinio del Comune di San Giovanni Rotondo, la Provincia di Foggia e la Regione Puglia.
La sala era gremita di gente attenta e partecipativa, ma soprattutto era formata da ragazzi e ragazze che, chiamati dalle loro difficoltà fisiche e mentali, vivono una esperienza associativa di grande valore umano, sociale e spirituale.
Si, sono stati loro, che noi comunemente chiamiamo “diversamente abili”, gli attori di questo bellissimo appuntamento, comunicandoci la loro esperienza che quotidianamente vivono nel “Centro di via Lauriola” a San Giovanni Rotondo insieme ai loro genitori e ai lori amici animatori.
Un momento di gioia ha attraversato la sala quando è stato proiettato il video delle attività svolte dai ragazzi: lavori artigianali, attività musicali, di spettacoli e teatrali, iniziative culturali etc.., ma la gioia si è trasformata in commozione quando il dr. Michele Germano ha proiettato il video dal titolo: “ Cosa è capace l’amore di un padre per il figlio”. Una storia, tanto vera quanto inedita, che racconta il “folle” amore di un padre che accetta di partecipare insieme al figlio paraplegico a varie gare sportive. Nello sforzo fisico di quel padre sono sintetizzati tutti gli sforzi, piccoli o grandi, di tutte le madri e di tutti i papà che, quotidianamente, sono al fianco dei propri figli per aiutarli, sostenerli, sorreggerli e incoraggiarli.
Quanto è difficile tutto questo. Quanta forza di volontà, ma soprattutto quanta solitudine c’è in tutto questo.
Perciò da parte delle famiglie di questi ragazzi si alza forte il grido di aiuto.
Verso chi?
Verso tutti quelli che sono pronti ad ascoltarli e a fare qualcosa, o più di qualcosa, per loro.
Oggi c’è la risposta sensibile e organizzata dell’Associazionismo Cattolico, che nella nostra Città, presenta una risposta concreta e chiara.
E la Politica?
Ad onor del vero questa volta non si è fatta trovare impreparata. C’erano proprio tutti i livelli Istituzionali. Dopo i saluti del Sindaco ing. Luigi Pompilio e dell’Ass. Provinciale dr. Montanino è arrivata la risposta forte e coraggiosa dell’On. Daniela Sbrollini, componente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, che con lucidità ha evidenziato: <capisco quali grosse difficoltà incontrano oggi sia gli Enti Locali, che le Associazioni nell’operare in un settore dove il Governo Nazionale ha eliminato completamente il Fondo Sociale.
Oggi stiamo provando a recuperare alcuni miliardi a favore delle Politiche Sociali e quindi delle disabilità. Mi piacerebbe tanto rivederci fra un po’ di mesi per fare insieme il punto. Ma lasciatemi esprimere tutto il mio compiacimento per il lavoro che don Vincenzo, con la sua Associazione, sta svolgendo a favore dei nostri amici più sfortunati>.
Anche la Regione, con l’Assessore Elena Gentile, ha dato il suo pieno contributo, dicendo:< voglio che si avverta l’impegno della Regione Puglia verso i disabili e di questi nella scuola e nel mondo del lavoro. A dispetto di tutti i tagli che il Governo Berlusconi ha operato, la nostra Regione sta stringendo i denti per difendere i diritti dei più deboli. Vogliamo continuare su questa strada>.
Una parola di stretta collaborazione è arrivata dal neo Direttore Sanitario dell’ASL, il dr. Luigi Pacilli il quale ha dichiarato:< il territorio di Capitanata presenta grosse criticità in campo sociale, ma posso assicurarvi tutta la mia piena
disponibilità personale e dell’ASL di Foggia>.
Ma nonostante queste rassicurazioni nell’area aleggiava un clima di sfiducia.
Che ne sarà del “Centro di via Lauriola” quando ad agosto 2012 scadrà la convenzione tra il Comune e l’Associazione?
Le famiglie dei disabili sono molto preoccupate.
Negli occhi dei ragazzi c’era smarrimento e uno di essi mi ha chiesto:< sig. Cusenza continueremo ad andare in via Lauriola?>.
Gli ho risposto < certo, nessuno vi priverà di questi momenti così felici>.
Gaetano Cusenza