La richiesta avanzata da Legambiente
Dopo l’incendio che la scorsa settimana ha distrutto quasi l’intero parco mezzi della nettezza urbana, il Presidente del Circolo di Legambiente di San Giovanni Rotondo, che tra l’altro è stato uno dei primi a dare l’allarme dopo aver visto le fiamme, lancia un appello al Sindaco e al Comandante della Polizia Municipale affinché si attivino per ottenere un presidio dei Vigili del Fuoco nella nostra città.
Al momento il servizio è garantito dal distaccamento di Manfredonia, che dista più di venti chilometri e purtroppo ci si rende conto della necessità di avere sul posto un presidio dei Vigili del Fuoco solo quando si verificano episodi gravi che evidenziano la necessità di interventi tempestivi, che non possono essere garantiti a causa della lontananza delle squadre chiamate ad intervenire, poi tutto cade nel dimenticatoio fino al successivo tragico avvenimento.
La richiesta del presidente Antonio Tortorelli è motivata dalla esigenza di garantire maggiore sicurezza ai cittadini, ai pazienti della Casa Sollievo e ai pellegrini che vengono a pregare sulla tomba di San Pio, in un territorio popoloso e circondato da vaste superfici boschive come è, appunto, quello di San Giovanni Rotondo.
Al Sindaco di San Giovanni Rotondo
Prof. Michele Crisetti
Al Comandante della Polizia Municipale
Dott. Antonio Acquaviva
Oggetto: Appello affinché sia costituito a San Giovanni Rotondo un presidio distaccato permanente dei VV.F.
San Giovanni Rotondo con i suoi 27 mila abitanti è meta di visitatori religiosi e centro ospedaliero di interesse extraregionale, è il 62° comune in Italia per estensione territoriale con una superficie di 261,88 km² ed è al centro del Parco Nazionale del Gargano nonché al centro del Gargano stesso. Per caratteristiche morfologiche del territorio la cittadina è circondata da colline, montagne alte fino a 1080 m sul livello del mare e pianure che si perdono a vista d’occhio.
San Giovanni Rotondo è meta annuale di circa 5.000.000 di pellegrini e turisti che vengono a visitare la tomba di San Pio da Pietrelcina che si trova nella parte nord/ovest del paese circondata da montagne brulicanti di alberi e arbusti, inoltre, e non per ultimo, è sede dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, centro di ricerca scientifica fortemente voluta dallo stesso San Pio, struttura anch’essa circondato dalla stessa vegetazione.
Purtroppo in questi anni, non è stato mai preso in seria considerazione il problema incendi che frequentemente, soprattutto nel periodo estivo, vede coinvolte le nostre montagne e colline.
Solo grazie all’intervento immediato dei volontari delle varie associazioni di protezione civile, alla fortuna e al sopraggiungere dei Vigili del Fuoco dislocati purtroppo nei comuni distanti anche 50km si scongiura la catastrofe, ma questo non toglie il fatto che la città ha bisogno urgente di un presidio distaccato permanente dei VV.F. per contrastare nell’immediato situazioni critiche come l’incendio di natura “dolosa” che pochi giorni fa ha visto andare in fumo decine di mezzi dell’azienda della raccolta dei rifiuti Tekra srl., i quali hanno sprigionato fumi tossici e fiamme altissime, o come il grave fatto che è successo nel dicembre 2018 dove la fortuna quella volta non ha contribuito a salvare la vita del ragazzo disabile che durante l’incendio della sua abitazione, causato da una fuoriuscita di gas, ha perso la vita perché i mezzi di soccorso non sono riusciti a passare nel centro storico intasato di autoveicoli e perché sono arrivati con ritardo vista la distanza della sede più vicina.
Durante l’incendio di pochi giorni fa i primi ad intervenire sono stati i volontari che purtroppo non hanno potuto fare granché perché non sono attrezzati a questo tipo di evento e solo dopo trenta minuti sono arrivati i primi mezzi di soccorso dei VV.F. di base a Manfredonia a mettere in sicurezza l’area nonostante il vento forte avesse aumentato l’incendio. Se invece ci fosse stato un presidio permanente il ragazzo forse non sarebbe deceduto e nel secondo caso tanti mezzi non sarebbero andati distrutti e si sarebbe evitato lo sprigionamento di fumi tossici e dannosi per la popolazione.
Visto il D.M. 22-2-1996 n. 261 l’obbiettivo principale è il seguente: La vigilanza antincendio, compito istituzionale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, costituisce un servizio di interesse pubblico che, in armonia con gli indirizzi già delineati in tema di prevenzione incendi dal decreto del Presidente della Repubblica del 29 luglio 1982, n. 577(2), si inserisce nel conseguimento degli obiettivi di sicurezza ed incolumità delle persone, nonché della salvaguardia dei beni e della tutela dell’ambiente secondo criteri applicativi omogenei nel territorio nazionale e nel rispetto delle iniziative che agli stessi fini saranno adottate dalla Comunità economica europea e da altri organismi internazionali.
- Per vigilanza antincendio si intende il servizio di presidio fisico da espletarsi nelle attività in cui fattori comportamentali o sequenze di eventi incontrollabili possano assumere rilevanza tale da determinare condizioni di rischio non preventivabili e quindi non affrontabili solo con misure tecniche di prevenzione.
- Il servizio, di cui al comma precedente, è finalizzato al completamento delle misure di sicurezza, peculiari dell’attività di prevenzione incendi, a prevenire situazioni di rischio e ad assicurare l’immediato intervento con persone e mezzi tecnici del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco nel caso si verifichi l’evento dannoso.
Per questi motivi il circolo di Legambiente “Lo Sperone” di San Giovanni Rotondo sempre attento alle problematiche ambientali
si appella
alle SS.VV. a prendere seriamente in considerazione il fatto di costituire a San Giovanni Rotondo un presidio distaccato permanente dei VV.F. alfine di scongiurare in futuro fatti drammatici e salvaguardare l’incolumità della popolazione e dell’ambiente circostante.
Sicuri di un Vostro gradito riscontro porgiamo distinti saluti.
San Giovanni Rotondo, 03/08/2019
Il presidente del circolo
Antonio Tortorelli