di Giulia Siena
14 dicembre 2010
Stamattina l’oggetto di una mail a me indirizzata era “Buongiorno con Padre Pio”. Mi incuriosisco, apro e leggo con immane sorpresa che le trovate ‘speculative’ non finisco mai! Il messaggio è un comunicato stampa a sfondo pubblicitario il quale annuncia che l’aurea di santità di Padre Pio ora non ha più confini! Le parole del Santo nostrano possono raggiungerti ovunque a soli 0,25 centesimi di euro (ma solo se sei un miracolato della giusta compagnia telefonica) ogni mattina per farti cominciare la giornata col piede giusto. La mia risposta alla società che ha “partorito” questa perla di saggezza mistico-tecnologica non si è fatta attendere, ma il mio sdegno da cittadina di San Giovanni Rotondo da cattolica e da giornalista lo vorrei esprimere anche a voi.
Dalla società che ha diffuso questo “servizio” ai fedeli non ho avuto risposte, non attendo risposte e non voglio risposte perché il loro mestiere è creare strategie di marketing che portino dei guadagni, ma da voi qualche risposta la cerco. Non la esigo, ma la cerco perché io sono parte di quella comunità che deve custodire a tutti i costi la memoria storica e teologica della sua terra e Padre Pio ne è parte.
E io, spero come voi, non voglio più essere parte di quel sistema che tace e acconsente all’inutile e triste mercificazione di un uomo che ha scelto la nostra terra per vivere e riposare. Io non voglio che le testimonianze di grandezza che il Santo del Novecento ci ha lasciato in dono vengano cancellate, annullate da smanie di lucro e dalle corse sfrenate all’affare. Dov’è l’etica che dei comunicatori? Dove è finito l’orgoglio dei cittadini? Dove si è cacciata la rabbia dei cristiani?
GIULIA SIENA