1987–2009: Giovanni Paolo II e Benedetto XVI
di Leonardo Fania
La 6ª festa liturgica di Padre Pio Santo, a 40 anni dalla morte e a 90 dalla stimmatizzazione, è agli archivi, ma la notizia dell’arrivo di Benedetto XVI non ha spento gli entusiasmi di chi ha tanto lavorato per organizzare le varie celebrazioni in onore del nostro Santo. E ne avranno ancora di lavoro, sapendo che San Giovanni Rotondo dopo centinaia di migliaia di pellegrini, aprirà le sue porte ad uno di eccezione: Benedetto XVI, Vicario di Cristo e Successore di Pietro.
Decisivo, a tal proposito, il pressing dell’arcivescovo Mons. Domenico D’Ambrosio che all’annuncio del Segretario di Stato, Card. Bertone, non ha mancato di commuoversi facendo trasparire tutta la sua felicità, a coronamento di 3 anni di fatiche. Fondamentale anche l’appoggio dei frati cappuccini, che assieme al Pastore diocesano, hanno cercato in tutti i modi di ottenere la prestigiosa visita papale.
Papa Ratzinger non ha mai nascosto la sua devozione verso San Pio, citandolo più volte nei suoi discorsi e inidicandolo come modello di pietà eucaristica nell’esortazione pubblicata dopo il Sinodo dei Vescovi, tenutosi nel 2005,
Ed ancora nell’udienza generale dell’ottobre 2006, concessa ai gruppi di preghiera nell’ambito dei festeggiamenti per i 50 anni dall’inaugurazione del «Tempio di preghiera e di scienza»:
Padre Pio «un uomo semplice al quale Dio ha affidato il perenne messaggio del suo Amore crocifisso per l’intera umanità».
La “Cattedrale del Creato” – così il Santo cappuccino definiva il Gargano – diventerà, quindi, la meta del III viaggio pugliese da quando Joseph Ratzinger è asceso al soglio di Pietro.
Particolare è l’affetto del Papa per la nostra terra di Puglia che, dopo Bari, nel 2005, Brindisi e Santa Maria di Leuca, lo scorso giugno, si appresta a riceverlo di nuovo, pellegrino come tanti, per venerare le spoglie mortali di San Pio da Pietrelcina.
La Puglia è da sempre una meta fissa per i vari Papi che si sono succeduti sul trono di Pietro, e la terra di Capitanata può ritenersi fortunata nel ricevere la visita di due capi della Chiesa a 22 anni di distanza l’una dall’altra.
Un tempo veramente esiguo se si pensa ai secoli che sono trascorsi dalle varie visite dei diversi Papi a Brindisi e Santa Maria di Leuca: quest’ultima in particolare non aveva l’onore di ospitare un Pontefice dal 710, anno della visita di Costantino.
22 anni, dunque, sono passati da quando la comunità sangiovannese ricevette la lieta notizia dell’arrivo di Giovanni Paolo II.
Il motivo della sua visita è stato, ufficialmente, il centenario della nascita di Padre Pio, ma tutti sappiamo che con quella visita Wojtyla non voleva far altro che tornare dal frate che 40 anni prima tanto lo aveva affascinato.
E dopo aver celebrato l’ Eucaristia al “Parco del Papa” si è recato nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie per pronunciare un discorso che, a detta di molti, si è rivelato come preludio alla glorificazione del frate con le stimmate.
«Voglio ringraziare con voi il Signore per averci donato il caro Padre, per averlo donato, in questo secolo così tormentato, a questa nostra generazione. Nel suo amore a Dio e ai fratelli, egli è un segno di grande speranza e tutti invita […] a non lasciarlo solo in questa missione di carità».
Prima di allora, nessun Papa aveva manifestato in modo tanto aperto la devozione, personale e della Chiesa, per un uomo non ancora santo.
E subito dopo Giovanni Paolo II compie un gesto ancor più eloquente: accompagnato nella Cripta che contiene le spoglie mortali di Padre Pio, si inginocchia ai piedi del masso posto a protezione del sepolcro, restando in preghiera per diversi minuti e diventando il primo Papa ad aver reso omaggio ad un uomo non ancora elevato agli onori degli altari.
Quindi si recò dinanzi alla creatura di Padre Pio:
I degenti furono raggruppati nei corridoi dei reparti e quelli costretti a letto riuniti in alcune stanze. A tutti il Papa ha dato un segno personale della sua benevolenza, in particolare per i bambini e per i più gravi che, segnalati dai rispettivi primari, hanno potuto rivolgergli la parola.
I presenti furono colpiti, soprattutto, dalla sua capacità di ascolto e dalla spontaneità del suo comportamento che facevano avvertire tutto il calore umano della sua personalità. Dopo oltre due ore di visita, il Papa si è congedato e la mattina seguente è partito alla volta di Monte Sant’Angelo.
Aspettiamo, allora, la visita di Benedetto XVI, perché anche lui, venga, come ha detto il nostro Arcivescovo a «confermarci nella fede e a dare una parola di conforto a tutti coloro che sono in difficoltà».
Ed è con questa consapevolezza che la città di San Giovanni Rotondo e