LibriAmo a cura di Renata Grifa
Tutti, prima o dopo, hanno bisogno di una locanda della tregua. Di un luogo che accolga quello che ci portiamo addosso: ferite, sensi di colpa, rimpianti, disperazioni, dolori, indecisioni, rimorsi, perdite, paure. Un posto dove il tempo si fermi accanto a noi per sostenerci, senza sfidarci, incolparci o incalzarci. Dove non ci sono ieri e nemmeno domani. Soltanto una lunga riga di oggi, di adesso, di ora in avanti.
Federica Brunini
Quando si è stati chiusi in casa per mesi, quando qualsiasi spazio ci è sembrato troppo stretto, quando tutto quello di cui abbiamo voglia è di evadere lasciandoci alle spalle quei pensieri che si sono fatto troppo pesanti, ecco che allora che non c’è niente di meglio di un libro che porti la ventata leggera del mare e una storia tutta da raccontare.
Immaginate un’isola lontana dalla frenesia del mondo, avvolta dai colori caldi della terra e dall’azzurro di un mare quasi magico e lì in mezzo un B&B, quello delle Sirene Stanche. Una locanda particolare, lontana dalla frenesia del turismo di massa, che accoglie i suoi ospiti solo per dieci giorni non uno di più tre giorni per piangere, tre per guarire, tre per gioire… e uno per far festa.
Una sorta di oasi di riflessione dove le regole della terraferma non esistono, un B&B atipico dove il WiFi non c’è se non per un’ora al giorno, si accede soltanto scrivendo una lettera e aspettando che arrivi la risposta con una bellissima busta azzurra raffigurante una sirena…Quello dell’assegnazione delle chiavi era il momento che Tamara amava di più. Perché era lì che il destino di tutti si compiva e si svelava.
Sì, gli ospiti che arrivano qui non ci capitano per caso, Dana e Tamara riescono quasi come per magia a tessere un filo invisibile che porterà ciascun protagonista a bussare alla porta delle Sirene Stanche e ritrovarsi volontariamente o suo malgrado a sottostare alle leggi del silenzio, del mare, di quella solitudine che una volta lontani da un mondo sempre troppo veloce permetterà a queste anime erranti di ritrovare quel che di loro stesse avevano ormai perso.
E a fare da sfondo alle storie che si intrecciano una dopo l’altra c’è quel senso di pace che solo il mare sa dare, quel mare così calmo e allo stesso tempo così impetuoso che si scoprirà celare segreti che lasceranno il lettore sorpreso e allo stesso tempo nostalgico.
“Ognuno di noi sa che cosa lo angustia, in fondo” continuò Tamara, “ma non vuole e non può ammetterlo. Quando lo fa, testa e corpo tirano un respiro di sollievo.
Ed è in quel momento che avvengono i miracoli”.
Un racconto senz’altro leggero ma che tocca tematiche profonde e non mancherà di commuovere quando in fondo ciascuno di noi si rispecchierà nei personaggi che hanno avuto la fortuna di alloggiare al B&B delle Sirene Stanche, perché tutti prima o poi abbiamo bisogno della nostra isola, di qualcuno che ci prenda per mano e ci dica che basta fare un respiro e anche la terra ferma ci sembrerà meno pesante.