Duro attacco di Pio Cisternino (MPS) contro l’amministrazione
Terminata l’estate inizia nuovamente a surriscaldarsi il clima politico a San Giovanni Rotondo. Lo stallo politico amministrativo ha portato il Movimento Popolare Sangiovannese ad uscire allo scoperto con un duro comunicato contro l’attuale gestione politico-amministrativa.
A parlare è Pio Cisternino, in qualità di Presidente del Movimento Popolare Sagiovannese: “Dopo alcuni mesi concessi a questo governo di salute pubblica, in cui la nuova compagine amministrativa si è rivelata per quello che appariva illo tempore, ovvero inadatta e chiaramente fuori luogo, ritengo che sia giunto il momento di dismettere il silenzio e, per il vero bene della città, riprendere il percorso di costruzione di una reale opportunità di serio e coscienzioso governo per la città. Riteniamo, insieme a tanti amici e alleati politici, che sia giunto il momento di porre fine, con fermezza, alle falsità che quotidianamente ci vengono propinate, come se fossimo davvero un popolo avvezzo a portare l’anello al naso (con tutto il rispetto per quelle tribù per le quali l’anello al naso, ironia della sorte, pensate un po’, è rappresentativo della fedeltà al gruppo di appartenenza) e non quella società fatta di donne e uomini fieri, che portano nell’animo la forza della roccia che caratterizza le nostre montagne e nel cuore la tenerezza della santità di questo meraviglioso angolo del mondo che abbiamo la fortuna di abitare. È il momento di urlare con decisione, passione e sentimento “basta” all’interminabile scempio che una classe politica del tutto fallimentare e inadeguata, cocciutamente, vuole farci passare per il “bene della città”.
Cisternino si rivolge con determinazione agli attuali amministratori: “La nostra meravigliosa e stupenda San Giovanni Rotondo ha bisogno di ben altro che vuote parole disperse nel vento per riprendere quel cammino di prosperità che l’ha contraddistinta in passato, un passato ormai troppo lontano, e che invece le appartiene per vocazione. Al governo del tanto decantato “bene della città” chiediamo di riflettere sul disastro politico e amministrativo ormai perpetrato in ogni settore. Aprite gli occhi e il cuore, se ancora ne avete uno, guardatevi attorno, scorgerete una città sporca, una città depressa, nella quale è di fondamentale importanza fare in modo che i meccanismi alla base del motore economico tornino ad essere lubrificati a festa. Le scuole appaiono ormai come desolati centri di raccolta per derelitti umani delle più becere periferie di metropoli abbandonate. Le opportunità economiche sono del tutto ridotte all’osso a causa della colpevole cecità di questi amministratori. I cittadini sono gravati da una tassazione senza precedenti. Nessuno dimenticherà questo governo, tra le altre cose, per l’introduzione, per la prima volta nella storia della nostra città, dell’addizionale comunale IRPEF”.
Poi passa all’attacco: “Quello che il funambolico duo Cappucci-Pompilio ha collezione in questi tre anni e poco più di governo della città è un totale fallimento. Come si può continuare a parlare di “bene della città”, annunciando la realizzazione di alcuni grandi opere, e poi assistere inermi ai continui allagamenti in occasione di ogni precipitazione piovosa. Oppure, ancor peggio, come si può decantare ai quattro venti l’impegno per il bene pubblico e poi concludere un’operazione di cessione di suoli per la realizzazione di una piscina, ad un privato, ad un prezzo di circa 65,00 euro al metro quadro, mentre per gli stessi suoli lo stesso ente considera un valore di circa 200,00 euro al metro quadro per il calcolo delle imposte comunale e addirittura ci risulta che quei suoli abbiano un valore di mercato di gran lunga superiore. Da quale parte sta la verità?”
E ancora: “Assistiamo al totale fallimento di una raccolta differenziata che ha visto la luce senza il benché minimo coinvolgimento dei diretti interessati, i cittadini, e che ad oggi, possiamo dirlo a cuor leggero considerato lo stato di imbrattamento nel quale versa la città, è servita soprattutto a qualcuno per sistemare situazioni individuali, seppur temporaneamente. Ed infine con quale stato d’animo un governo di salute pubblica si pone di fronte alla terribile situazione riguardante gli immobili della celeberrima ”SICEL”? Ricordiamo, per quanti non lo sapessero, che il giorno 7 del prossimo mese di ottobre scadrà il termine ultimo per la presentazione delle offerte di acquisizione degli appartamenti di nostri concittadini che con il sudore e la fatica di una vita hanno, in molti casi, già pagato delle case che gli spettano di diritto, e che potrebbero vedersi sottrarre il frutto dei loro sacrifici a causa di una gestione del tutto scellerata, tra gli altri, anche da parte dell’ente Comunale, che per troppo tempo è rimasto sordo e cieco dinanzi ad una situazione di tale gravità che coinvolge un gran numero di famiglie, di donne e di uomini del Popolo Sangiovannese che meritano rispetto e comprensione”.
Infine Cisternino fa appello al buon senso del consigliere Giuseppe Mangiacotti: “In tutto questo vogliamo indirizzare un accorato appello all’amico Giuseppe Mangiacotti, ostinato sostenitore di questa proposta di governo per il “bene della città”. L’appello che ti indirizziamo è quello di tornare ad essere quel grande oppositore delle indecenze politico-amministrative del governo Cappucci-Pompilio, di tornare ad essere colui che dava dello “Scillipoti” a chi, nel recente passato, sempre invocando il bene della città, condivise il progetto amministrativo del duo Cappucci-Pompilio. All’amico Giuseppe ribadiamo con forza che in un momento di tale disamore nei confronti della politica in generale non si può pensare di slegarsi completamente dalla volontà popolare. A lui, figlio della storia della sinistra Popolare della nostra amata terra, diciamo che non può dimenticare che la Politica è nata con ben altra finalità, che il nobile significato della Politica sta nella attiva e libera partecipazione dei cittadini alla vita politica della propria città e che dimenticare il mandato affidatogli dal popolo, con il risultato partorito dalle urne, in politica equivale ad un peccato mortale. All’amico Giuseppe Mangiacotti, diciamo che non è vero che qualunque sindaco è sempre meglio di un commissario. Anzi, siamo certi che qualunque commissario, invece, garantirebbe quanto mento l’ordinaria amministrazione e sarebbe di certo uno stimabile professionista regolare vincitore di concorso; l’attuale compagine invece, rappresenta quanto di peggio abbiamo conosciuto nella storia della politica della nostra città, peraltro ormai del tutto illegittimo rispetto al democratico risultato delle urne. E allora se è vero che qualunque commissario non farebbe nulla nei pochi mesi che ormai mancano per la possibile data per le elezioni amministrative, crediamo che tutti, tra il nulla e i danni che questa compagine potrebbe continuare a fare, preferiscono di gran lunga il nulla”.
n definitiva – conclude la nota – non ci resta che lanciare una proposta per liberare la città da questa empasse che non merita, per utilizzare questi pochi mesi che restano per la costruzione di un serio progetto alternativo a questa sconquassata compagine amministrativa. E seguendo il documento firmato da tutti i consiglieri comunali di opposizione, i quali saggiamente ritengono che sia necessario porre fine al’inconcludente governo targato Pompilio, chiederemo a tutte le forze politiche e a tutte le associazioni di categoria insistenti nel territorio locale di sottoscrivere un documento congiunto circa la reale volontà rispetto al perdurare di questo disastroso governo locale. E se questo ancor non dovesse bastare, allora ci faremo promotori di una sorta di referendum locale sul governo per il “bene della città” e lasceremo che siano i cittadini a decidere il proprio futuro e il futuro della propria città, e non scellerati amministratori che una volta raggiunto “il luogo del potere” si rivelano del tutto dimentichi del mandato conferitogli dal Popolo”.